Fabio Barone e la Ferrari F8 Tributo: pronti al Guinness World Record 2021
È più veloce una Ferrari o il navigatore di Google Maps? Lo sapremo al termine della galoppata di oltre 4.400 km fra Roma e Capo Nord da coprire in meno di 49 ore, e che scatterà alle 17 di sabato 4 settembre da Via dei Fori Imperiali.
Ci siamo: il conto alla rovescia è iniziato. E fra una manciata di giorni si saprà se, ad essere più veloce, è l’uomo o la macchina. Qui intesi come controllo (umano ed informatico di ultima generazione) sull’autovettura. Una questione peraltro interessante, poiché i dispositivi di gestione elettronica di bordo sono via via talmente perfezionati che talvolta viene spontaneo chiedersi: “Ma il ‘piede’, c’è ancora?”. Ed ecco, bella e pronta, la sfida: autovettura contro Google Maps, e all’insegna dell’ufficialità.
Sotto lo sguardo di Giulio Cesare!
La singolar tenzone, battezzata “Ferrari Guinness World Record 2021” e che si avvale della collaborazione della Federazione Italiana Cronometristi, scatterà alle 17 in punto di sabato 4 settembre, dalla cornice di Via dei Fori Imperiali, nel “cuore” storico e culturale di Roma, alla volta di Capo Nord. Davanti al parabrezza gli oltre 4.400 km che separano la Città Eterna dal punto geografico più settentrionale d’Europa, da bere tutti d’un fiato (nel rispetto dei limiti di velocità) e da coprire in meno di 49 ore: quanto, cioè, indica il navigatore del “colosso” di Mountain View. In palio, la conferma se sia più veloce il conducente oppure l’informatica.
Una supercar “da primato”
E per l’occasione, sotto i riflettori ci sarà una Ferrari F8 Tributo, cioè la “Berlinetta” che nel 2019 ha sostituito 488 GTB e porta in dote il riconoscimento di modello stradale dall’unità ad 8 cilindri a V turbo più prestazionale di sempre fra le vetture concepite nell’ultrasettantennale storia di Maranello. Una supercoupé da primato per una caccia al record, dunque; e, per inciso, una vettura che appartiene al marchio con più presenze in Formula 1, che ha calcato le scene di pressoché tutte le specialità del Motorsport, a ruote scoperte ed a ruote coperte (se si eccettuano F3, Turismo e Rallycross), detiene uno dei valori di brand più elevati al mondo e rappresenta una delle realtà delle eccellenze italiane di spicco. Insomma: record e primati sono “di casa” a Maranello. Logico, quindi, che il Cavallino possa dire ancora una volta la sua anche in materia di Guinness World Record, alcuni dei quali peraltro fanno già idealmente bella mostra di se nella “bacheca dei trofei” Ferrari.
Il pilota: habitué dei record su Ferrari
Protagonista dell’impresa, annunciata la scorsa primavera, sarà Fabio Barone: il 49enne gentleman driver, presidente di Passione Rossa (uno dei principali sodalizi dedicati ai clienti Ferrari a livello mondiale) e qui affiancato dal co-pilota Alessandro Tedino, è in effetti ben conosciuto fra gli enthusiast delle “Rosse”, proprio perché ha già iscritto il proprio nome nel libro dei record: nel 2015 lungo la celebre Transfăgărășan, la strada nazionale della Romania che si snoda nel nord della Transilvania fino alle pendici del castello di Dracula; nel 2016, con la scalata alla Tianmen Mountain Road (“drago” di cemento che si snoda lungo 99 curve e sale da 22 a 1.300 m di altezza); infine, nel 2018, il terzo primato di velocità ottenuto nella cornice degli spettacolari canyon della Valle di Dades in Marocco.
Un precedente storico
Il progetto parte da lontano, e si rifà pienamente alla tradizione dei grandi raid su strada le cui radici affondano nello spirito di avventura, e di costante ricerca dei limiti propri e del veicolo, che hanno storicamente avuto un ruolo di primo piano nell’evoluzione dell’automobilismo. In particolare, ad avere ispirato Barone è stata la narrazione di un viaggio da Roma a Capo Nord compiuto all’inizio degli anni 50, e per di più su un’allora già vetusta Fiat 508: “L’idea è nata ispirandoci ad una impresa raccontata su una rivista storica della Fiat del lontano 1953 in cui quattro giovani audaci a bordo di una Balilla partirono da Roma e giunsero fino a Capo Nord, tornando nella Capitale dopo 45 giorni di viaggio – racconta Fabio Barone, che ha così pensato di replicare quell’impresa, ma “in chiave attualizzata” (vale a dire confrontandosi con le tecnologie “new gen”): “ Da qui l’idea di bissare l’iniziativa, declinandola con protagonisti del Terzo Millennio: riuscire a percorrere la distanza che la vettura virtuale di Google Maps afferma di coprire in 49 ore in un lasso di tempo inferiore mantenendo, ovviamente, i regolari limiti di velocità in ogni nazione”. Unica eccezione, le “Autobahn”: “Strizziamo l’occhio alle famose autostrade tedesche, dove esistono solo velocità consigliate ma non limiti definiti”.
Completamente di serie
L’impostazione della Ferrari F8 Tributo che accompagnerà Barone e Tedino è del tutto invariata rispetto alla vettura di serie. Le sole concessioni aftermarket hanno riguardato l’adozione di un nuovo impianto di scarico, realizzato in partnership con Capristo, e la cura di tutti i particolari del veicolo affidata a Ma-Fra. In materia di dotazioni, da segnalare le scarpe ultraleggere in fibra di carbonio create da AbTech appositamente per l’equipaggio.
Copertura “live”: dove e come seguire l’evento
L’intera iniziativa sarà ripresa in diretta dalle telecamere montate a bordo della Ferrari F8 Tributo di Barone e Tedino, e trasmessa sulle piattaforme social di “Passione Rossa”, con il monitoraggio della Federazione Italiana Cronometristi. Gli appassionati, il grande pubblico ed i professionisti dei media potranno seguire passo passo l’evoluzione del “tour” presso la Galleria Commerciale Porta di Roma (dove sarà esposta proprio quella Fiat Balilla che nel 1953 venne impiegata per la spedizione a Capo Nord), attraverso i maxischermi, ed osservare le operazioni di coordinamento del viaggio che saranno seguite a distanza dal team di supporto. Radio ufficiale dell’evento, cui sarà affidata la telecronaca delle ultime fasi di arrivo al traguardo, è NSL.