F1 GP d’Olanda: Top e Flop
Dopo il GP d’Olanda di F1 scopriamo i Top ed i Flop tra squadre e piloti che hanno corso nel weekend
Il GP di F1 d’Olanda si è tinto d’arancione con Max Verstappen che ha vinto davanti al pubblico di casa letteralmente impazzito per il suo idolo, scopriamo i Top ed i Flop tra i protagonisti della gara di Zandvoort.
Verstappen Top: sempre al Max
Max Verstappen doveva vincere ed ha vinto in casa, certo la sua vettura l’ha aiutato, ma Perez è riuscito a combinare poco con la stessa monoposto pur dando vita ad una gara colma di sorpassi. L’olandese è nell’anno del giudizio, quello che potrebbe portarlo al primo titolo mondiale, ma la strada è lunga, anche se ha dimostrato di avere le qualità e le chance per compiere l’impresa. Nel GP di Zandovoort ha commesso una sola sbavatura nel finale, ma ha retto la pressione, è sceso dalla Red Bull numero 33 concedendosi ai microfoni con freddezza glaciale, ed appare più determinato che mai.
Sebastian Vettel Flop: l’ennesimo errore in gara
Vettel in questa stagione vive di alti e bassi, ed in Olanda ha toccato letteralmente il fondo, quello della classifica, visto che è arrivato al traguardo in 13esima posizione, e quello dell’autostima, perché l’errore sulla sopraelevata non l’ha certo rassicurato in merito al suo feeling con l’Aston Martin. Non è la prima volta che incappa in valutazioni sbagliate nelle curve, e non è la prima volta che si gira in corsa, gli errori in Ferrari gli sono stati fatali, con l’Aston Martin deve riscattarsi e spegnere i dubbi sulle sue qualità emerse dopo la parentesi di Maranello, e non gli basterà maneggiare un estintore…
Ferrati Flop: troppo lenta per stare dietro l’Alpha Tauri
La Ferrari in Olanda ha deluso, anche se il bicchiere è mezzo pieno perché entrambe le monoposto sono andate a punti e in buona posizione, ma un quinto ed un settimo posto è poca cosa quando si parla della rossa. Il fatto è che in prova le monoposto di Maranello erano apparse velocissime in alcuni frangenti, ma in gara non sono riuscite a stare al passo con l’Alpha Tauri di Gasly, non con la Red Bull e la Mercedes, che hanno corso un’altra competizione, ma con l’Alpha Tauri, il team di Serie B della Red Bull: per fare un esempio, è come se Verstappen non riuscisse a stare al passo con Giovinazzi sull’Alfa Romeo. Inoltre, Sainz si è fatto beffare da Alonso all’ultimo giro, per cui anche la prestazione del pilota spagnolo non è stata all’altezza della situazione.
Hamilton Top: ci ha sempre creduto e ci ha sempre provato
Lewis Hamilton è un mastino, un pit-bull che non molla mai la presa, anche quando il suo team non ci crede più, lui continua a provarci, anche di fronte alla marea orange, anche contro una monoposto che in Olanda andava decisamente più forte della sua Mercedes. Già in qualifica ci ha messo molto del suo, arrivando a soli 38 millesimi da Verstappen, poi in gara ha spinto al massimo riducendo a poco più di un secondo il gap dall’olandese, fino a quando Bottas non l’ha costretto a tornare ai box per montare le gomme rosse e non perdere il punto del giro veloce. Le dichiarazioni prima e dopo la gara, sommate a quelle dopo la farsa del GP del Belgio, sono un capolavoro nella gestione della comunicazione, sette mondiali non si vincono per caso.
Alonso Top: una classe immensa
Nando ha un entusiasmo contagioso alla guida, e nelle curve sopraelevate sfrutta l’esperienza di Indianapolis con manovre da brivido. Nel primo giro ha fatto fuori Ocon e Giovinazzi correndo come un tarantolato, poi, alla fine, ha salutato Sainz con un sorpasso all’ultimo giro soffiandogli la sesta posizione. Più di così con un’Alpine non poteva fare, ma dove potrebbe essere con una monoposto all’altezza delle migliori?
McLaren Flop: che involuzione!
La McLaren arancione non ha omaggiato l’Olanda con una prestazione degna dei suoi colori, la monoposto inglese a Zandvoort non è stata competitiva, anzi è apparsa più lenta di Alpine, Ferrari ed Alpha Tauri. Norris non ha compiuto i suoi exploit, forse ha ancora in mente il botto di Spa, mentre Ricciardo continua a mascherare il suo talento, per cui il weekend per il team di Woking si è concluso con 1 misero punto mondiale.
Alfa Romeo Top: fermata solo dalla sfortuna
L’Alfa Romeo è stata sfortunata in Olanda ma ha fatto comunque parlare di sé: Giovinazzi in qualifica è stato fenomenale con la settima posizione in griglia, mentre in gara è rimasto vittima di una foratura che l’ha costretto ad una sosta ulteriore. Kubica ha guidato bene nonostante la sua lunga latitanza dalle gare, e il team approccia il prossimo appuntamento di Monza con ottimismo ed un credito con la buona sorte.
Perez Flop: tanti sorpassi ma poca concretezza
Se più di qualcuno ha rischiato di annoiarsi nella gara di Zandovoort, che si è giocata più di strategia che di sorpassi, ci ha pensato Perez ha tenere alta l’attenzione partendo da dietro e superando avversari a ripetizione. Ma è proprio questo il punto, il disastro in qualifica l’ha costretto a partire dietro, poi lo spiattellamento di una gomma a seguito di un bloccaggio durante un tentativo di sorpasso su Mazepin l’ha obbligato ad una sosta in più ai box, e tutto il resto è stato un inutile gioco a rincorrere vetture più lente. Intanto Marko, che ha confermato il messicano, è andato a salutare Gasly prima della partenza, con la consapevolezza che sarebbe stato il francese dell’Alpha Tauri, quello che lui ha allontanato dalla Red Bull, il vero secondo pilota in pista per il team di Milton Keynes. Ancora una volta quindi, Verstappen ha corso da solo contro due Mercedes, e per fortuna di Perez l’olandese ha vinto di autorità, altrimenti le polemiche non sarebbero mancate nel box delle lattine volanti.