IAA Mobility 2021: ecco il primo prototipo di VW ID.BUZZ a guida autonoma
Presentato Da Volkswagen Veicoli Commerciali e sviluppato in partnership con Argo Al, entrerà in servizio nel 2025 con una prima flotta che verrà impiegata in servizi di mobilità commerciale.
In occasione della New Auto Night – evento che si è svolto nelle ore che precedevano il “taglio del nastro” alla prima edizione di IAA Mobility 2021 (in programma a Monaco di Baviera da martedì 7 a domenica 12 settembre) -, Volkswagen Veicoli Commerciali ha svelato, in anteprima e in veste di prototipo, uno dei cinque Van provvisti di tecnologie di guida autonoma ed alimentazione 100% elettrica VW ID.Buzz AD, sigla che sta per “Autonomous Driving”.
Si tratta, nello specifico, di una versione hi-tech del veicolo commerciale “zero emission” esposto al Salone di Detroit 2017 in chiave concept e che contribuirà, insieme alla sempre più “corposa” lineup ID., ad arricchire le strategie che il “colosso” di Wolfsburg ha da tempo avviato in materia di sviluppo nell’elevata elettrificazione e nella digitalizzazione. Più nello specifico, rende noto il top management di Volkswagen Veicoli Commerciali, le versioni di serie verranno utilizzate, nei servizi di mobilità commerciale, a partire dal 2025.
Ecco i primi esemplari
La realizzazione della prima flotta di Volkswagen ID.Buzz “self driving” è stata curata in partnership con Argo Al, azienda (con sede europea proprio a Monaco di Baviera, e centro di sviluppo situato a Neufahrn, vicino al capoluogo) specializzata in ricerca e sviluppo di tecnologie di guida autonoma e dotata inoltre di una pista chiusa da nove ettari di superficie, nei pressi dell’Aeroporto di Monaco, per testare una varietà di situazioni di traffico uniche per le condizioni di guida europee.
Siamo in fase di test
Dopo le prime fasi di collaudo dinamico, a medio termine se ne prevede l’impiego su strada: gli obiettivi, annuncia VW, sono puntati sul 2025, quando l’operatività dei nuovi veicoli sarà a regime. Nella fattispecie, questo avverrà attraverso il loro impiego in servizi di “ride-pooling” sotto la gestione di Moia, società controllata del Gruppo Volkswagen ed attiva nello studio di soluzioni di mobilità.
Un modulo di sensori “new gen”
L’attuale concept che ha fatto bella mostra di se alla “New Auto Night” (evento organizzato da VW) era provvisto di un’abbondante “camuffatura”: è tuttavia “sotto” che il veicolo porta in dote un interessante modulo di tecnologie di ultima generazione. L’engineering progettato da Argo Al – e attualmente al centro di una serie di prove dinamiche in molte aree urbane, fra le quali c’è appunto la metropoli bavarese – si articola su 11 sensori radar, 6 sensori Lidar e ben 14 telecamere.
A sua volta, c’è un sensore proprietario, battezzato “Argo Lidar”, che viene collocato sul tetto di ciascun veicolo-laboratorio. Così equipaggiato, ogni Volkswagen ID.BUZZ AD è in grado di rilevare, spiegano i tecnici Volkswagen, oggetti da una distanza di più di 400 metri. In più, una tecnologia “Geiger-mode” brevettata riesce a riconoscere anche le più piccole particelle di luce (vale a dire un singolo fotone): in questo modo, anche gli oggetti a bassa riflettività, come ad esempio i veicoli verniciati in nero, possono essere rilevati dal sofisticato sistema di “occhi elettronici”.