F1: Binotto spiega la grande opportunità dei carburanti sostenibili
Mattia Binotto, team principal della Scuderia Ferrari, ha spiegato l’introduzione dei carburanti sostenibili in F1 e dei suoi futuri utilizzi.
La Formula 1 guarda sempre al domani e in questa direzione si spinge la scelta di utilizzare dei carburanti sostenibili per alimentare le proprie monoposto. Il Circus sarà una grande vetrina per tutto quel mondo dell’automobile che spinge verso l’elettrificazione come unica scelta di mobilità del futuro, mentre un’alternativa esiste. Lo ha spiegato il team principal della Scuderia Ferrari, Mattia Binotto, insieme a Istvàn Kapitàny, vice presidente esecutivo di Shell.
Scenari futuri
Molte nazioni stanno utilizzando un nuovo tipo di carburante più ecologico identificato con la sigla E10, che contiene il 10% di bioetanolo di provenienza vegetale. La F1 userà questo carburante a partire dall’anno prossimo, per poi passare nel 2025 all’uso di carburanti sostenibili al 100%. Se avrà successo nella grande vetrina della Formula 1, questo potrebbe cambiare gli scenari interi dell’industria dell’automotive. Mattia Binotto ha così commentato questo grande passo per la categoria:
È sicuramente un enorme cambiamento, ma un passo fondamentale per rendere più sostenibile la Formula 1. La F1 è sempre stata una piattaforma di innovazione per prestazioni, affidabilità e tecnologia, e da adesso può esserlo anche per quanto riguarda la sostenibilità. L’elettrificazione totale non è l’unica soluzione, crediamo che ci siano altre soluzioni come, per esempio, l’ibridazione con combustibili completamente sostenibili.
Dal prossimo anno ci sarà l’utilizzo del carburante E10, che sarà una prima breccia verso la rivoluzione, spiega Binotto:
Cambiano i carburanti, cambiano i motori. Sarà un passaggio piuttosto significativo in termini di know-how dato che questo tipo di combustibile non è ancora ben conosciuto nell’ambiente del motorsport. È vero, stiamo introducendo l’E10 con etanolo al 10%, ma quello che vedremo nei prossimi cinque anni è molto diverso. È un’innovazione stimolante, sfidante, non è facile ottenere il massimo delle prestazioni da un prodotto completamente sostenibile.
La rivoluzione del 2025
La premessa è che questa nuova rivoluzione nel mondo della Formula 1 non sarà invasiva quanto fu quella del passaggio dai motori V8 endotermici ai V6 ibridi, che hanno cambiato la “musica” delle vetture in pista. Sempre Mattia Binotto ha spiegato che sarà una rivoluzione soft, almeno nella percezione diretta degli appassionati:
Dall’esterno non si vedrà alcun cambiamento. Quando si è passati dal V8 al V6 ibrido, è cambiato il suono, ma non la forma delle auto. La power unit che abbiamo oggi è ibrida ad altissima efficienza termica, e non credo che i fan ne siano pienamente consapevoli. Per questo, dato che il suono rimarrà praticamente lo stesso, sono sicuro che non si accorgeranno di nulla.
Parla Kapitàny
Il vice presidente esecutivo di Shell, parla della grande opportunità per la Formula 1, ma non solo:
Per arrivare a un carburante sostenibile, ci sono diversi modi. E la Formula 1 è il banco di prova giusto per questo tipo di attività. Stiamo già producendo etanolo di seconda generazione in quantità commerciale. Non è prodotto dalla parte commestibile della canna da zucchero, ma dagli avanzi agricoli. Abbiamo anche una soluzione brevettata chiamata IH2 Technology che produce carburante dai rifiuti agricoli o domestici.
I carburanti sostenibili rappresentano un’altra alternativa ai veicoli elettrici. Gli EV sono ottimi mezzi, stanno arrivando e faranno, da ora in avanti, parte del mercato. Ma dobbiamo anche assicurarci di offrire soluzioni diverse, un mosaico di soluzioni per i nostri clienti. È per questo che ci teniamo così tanto a lavorare in questo mondo.