F1 GP di Turchia 2021: testa a testa
Scopriamo l’esito dei duelli interni ad ogni team dopo il GP di F1 di Turchia in cui la pioggia ha scombinato i piani delle squadre.
Analizziamo i duelli all’interno di ogni squadra al termine del GP di F1 di Turchia che ha riportato Verstappen in vetta al mondiale piloti e ci ha restituito una Ferrari arrembante.
Bottas VS Hamilton: il finlandese fa i compiti a casa e si aggiudica la sfida
Questa volta Bottas non ha fallito: è scattato bene, ha dominato la gara e condotto la sua Mercedes in prima posizione evitando che Verstappen potesse vincere. Se Hamilton deve prendersela con qualcuno per non essere andato oltre la quinta posizione quello è il muretto box che non l’ha lasciato libero di osare, ma a parte questo Lewis ha guidato da campione, rischiando quando serviva e alleggerendo il piede nel pericoloso duello con Perez. In questa occasione però ci sentiamo di dare la vittoria interna al box della Stella a Bottas per quanto è riuscito a fare in una condizione d’asfalto impervia e con le motivazioni azzerate dall’arrivo di Russell sulla sua monoposto.
Verstappen VS Perez: il messicano la spunta per la sua grinta
Verstappen ha guidato pensando al mondiale, non ha rischiato in partenza e questo è un sintomo di una maturità agonistica, ma nello stesso tempo non è mai stato in grado di impensierire Bottas. Perez invece ha tenuto dietro Hamilton quando serviva, stringendo i denti, e compiendo manovre al limite del regolamento ma comunque pulite. In Turchia è stato bravo, nel giorno in cui le seconde guide hanno fatto la differenza, alla fine è arrivato terzo conquistando anche punti preziosi in ottica costruttori. Questa volta Marko era ai box ad aspettarlo con una magnum di Red Bull tutto festante!
Leclerc VS Sainz: bravi entrambi con la Ferrari ritrovata
La Ferrari con la nuova componente ibrida della power unit funziona, e scarica più potenza a terra, così Leclerc e Sainz sono tornati protagonisti in un tracciato non proprio favorevole alle rosse. Il monegasco ha persino tentato il colpaccio ma andare fino in fondo con un treno di gomme soltanto era impensabile e, alla fine, è arrivato quarto, ai piedi del podio, ma ci ha permesso di tornare a sognare. Lo spagnolo è risalito dal fondo dello schieramento fino all’ottava posizione, ha effettuato dei bellissimi sorpassi ed è stato molto più che convincente. Un pareggio ci sta tutto tra i due compagni di squadra che in qualifica si sono supportati mostrando come il team sia più unito che mai.
Norris VS Ricciardo: Lando è troppo avanti in Turchia e Ricciardo arranca
Settimo posto per Norris, 13esimo per Ricciardo, il risultato la dice lunga sull’esito della sfida tra i due in Turchia, se pensiamo che Ricciardo non è neanche approdato in Q2 in qualifica, allora è palese come il suo compagno di squadra sia stato nettamente superiore. Il driver inglese aveva una strategia che non ha potuto attuare sul bagnato, per cui non è stato performante come i suoi rivali diretti delle altre squadre, ma in ogni caso è andato molto meglio dell’australiano, in una giornata in cui la McLaren non è sembrata a suo agio tra i cordoli come in altre occasioni.
Vettel VS Stroll: Seb le prova tutte ma l’idea delle slick non funziona
Stroll è di nuovo più consistente di Vettel, che si dimostra morbido nei duelli e poco veloce anche sul bagnato, una condizione che lo esaltava all’inizio della carriera. Il tedesco le ha provate tutte, ma niente, l’azzardo delle slick non ha pagato, e così è finito fuori dalla zona punti con Stroll che ha portato a casa ancora un buon piazzamento per l’Aston Martin. Certo, il nono posto di Stroll non è il massimo della vita per il team inglese, ma sono pur sempre punti messi in cascina, mentre il quattro volte campione del mondo ha concluso senza sostenere la squadra nel mondiale costruttori.
Gasly VS Tusnoda: il giapponese migliora ma Gasly è sempre avanti
Gasly ha pagato con 5 secondi di penalizzazione la toccata con Alonso in partenza, e purtroppo non ha potuto sfruttare al massimo la sua posizione in griglia, ma non si è perso d’animo e alla fine ha conquistato un sesto posto di carattere. Tsunoda questa volta è riuscito ad arrivare nel Q3 in qualifica, forse forte di un motore più performante, ma poi un errore in gara l’ha relegato fuori dalla zona punti, lentamente sta migliorando ma Gasly per adesso è di un’altra categoria.
Alonso VS Ocon: peccato per Alonso in partenza, era on fire
Le qualifiche dicono Alonso, la posizione alla fine del GP Ocon, ma rispetto a quanto accaduto in McLaren, bisogna riconoscere che in Alpine l’asturiano ha compiuto un’ottima qualifica con un meraviglioso sesto posto, mentre Ocon non è arrivato a disputare il Q3 e, in partenza lo spagnolo è stato mandato fuori pista da Gasly, altrimenti staremo celebrando l’ennesima impresa di un pilota infinito. Rispetto a Vettel, Alonso, pur con 2 anni di assenza dalla F1, è riuscito a trovare il feeling giusto con la monoposto e sta crescendo di gara in gara, è incredibile quanta dedizione stia mettendo nel suo lavoro; se all’inizio della stagione avevamo dei dubbi, anche in considerazione dell’età, adesso è chiaro che potrebbe stare davanti a tutti con l’auto giusta. Per l’impegno, e le prestazioni in qualifica diciamo Alonso, è bello vederlo carico come ai “vecchi tempi”!
Russell VS Latifi: Russell spreca ma mostra più potenziale
L’errore in Q2 in qualifica è stato fatale al weekend di Russell, che comunque non è stato grandioso in gara, mostrando ancora una volta come sia più talentuoso nel giro secco. Il campioncino avrà tempo per crescere in Mercedes, ma intanto gli basta fare il minimo sindacale per essere superiore a Latifi nel suo ultimo anno in Williams. Il conto dei duelli continua ad essere nettamente a favore di Russell, e francamente la cosa non ci sorprende.
Raikkonen VS Giovinazzi: un pari figlio di una gara opaca
Sono partiti poco lontani in griglia e sono arrivati uno dietro l’altro in gara, rispettivamente, in 11esima e 12esima posizione, stiamo parlando di Giovinazzi e Raikkonen, i due piloti Alfa Romeo che pagano le prestazioni opache della monoposto del Biscione in Turchia. Forse, l’approdo di un nuovo possibile proprietario sta togliendo concentrazione ad una squadra in cui un pilota è praticamente alle battute finali della carriera e l’altro rischia il posto in favore di un driver con la valigia.
Schumacher VS Mazepin: Schumi vince già in qualifica
La qualifica di Schumi Jr. con il Q2 conquistato con la Haas è un grande risultato per un rookie, se poi osserviamo il comportamento irriverente di Mazepin in gara nei confronti di Hamilton, allora è chiaro che tra i due quello più a suo agio nel circus è il tedesco: ben voluto non solo per il suo cognome, ma anche per il rispetto mostrato ai veterani, e l’abnegazione che sta mettendo nel comprendere i meccanismi di un ambiente così competitivo come la F1. Il figlio del leggendario Michael ha comunque chiuso la gara davanti al compagno di squadra aggiudicandosi l’ennesimo duello.