Il prezzo del bitume aumenta del 40%: nel 2022 a rischio i cantieri stradali
L’associazione di categoria chiede al Governo di intervenire con la compensazione dei costi dei materiali da costruzione.
La ripresa del settore edilizio italiano, incoraggiata dalle agevolazioni fiscali elargite dal Governo e dedicate alla riqualificazione di edifici e ai lavori di manutenzione stradale, sta affrontando alcune serie difficoltà a causa del forte aumento dei costi delle materie prime, a cui si aggiunge anche la difficoltà nel reperire gli elementi e i prodotti necessari per l’esecuzione dei lavori.
In particolare, scarseggiano sul mercato le materie prime derivate dal petrolio, il tutto aggravato dall’aumento vertiginoso del petrolio e dell’energia elettrica. Parliamo di aumenti che hanno raggiunto addirittura il 60%, con il costo del gas che risulta più che raddoppiato. Tutto questo si traduce in una crisi dei cantieri già avviati, con questi ultimi che denunciano difficoltà nel mandare avanti i lavori, anche a causa del forte rialzo dei prezzi in corso d’opera.
La lettera dell’Associazione SITEB – Strade ITaliane E Bitume
l’Associazione SITEB – Strade ITaliane E Bitume, per evidenziare i problemi legati all’aumento del prezzo delle materie prime ha scritto un comunicato ufficiale indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.
Nella lettera si leggono le seguenti dichiarazioni: “Da gennaio a oggi il costo del bitume (prodotto di derivazione petrolifera essenziale per la costruzione e la manutenzione delle strade e non solo) è aumentato del 40%. Per evitare che il caro materiali produca più danni alle imprese di quelli prodotti del Covid negli ultimi due anni, va previsto anche per il secondo semestre 2021 il meccanismo promosso dal Governo per la compensazione dei costi dei materiali da costruzione che hanno subito un incremento superiore all’8%”.