Ecobonus 2021: via libera a 100 milioni di euro, ecco come ottenerli
Attraverso il decreto fiscale, il MISE ha stanziato nuovi fondi per l’acquisto di auto elettriche, ibride, Euro 6, auto usate e veicoli commerciali anche “zero emission”: tutti i dettagli.
Tornano le prenotazioni per ottenere gli incentivi all’acquisto di auto elettriche e ibride, auto usate e veicoli commerciali: il “via libera”, operativo dalle 10 di giovedì 27 ottobre, è stato ufficializzato dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla base di ulteriori 100 milioni di euro stanziati attraverso il decreto fiscale che ha ricevuto l’approvazione del Consiglio dei Ministri lo scorso 15 ottobre. Una buona notizia, perché si tratta di rifinanziare (seppure con una somma non certo “generosa”: la precedente tornata di Ecobonus da 57 milioni di euro per elettriche e ibride, a settembre 2021, si era esaurita nello spazio di tre giorni) uno dei settori-chiave verso la transizione ecologica.
Un terzo del nuovo plafond (ovvero 65 milioni di euro) viene in effetti destinato alle autovetture aventi emissioni di CO2 comprese fra 0 e 60 g/km, cioè la fascia di veicoli M1, ed è applicato anche nel caso di un acquisto in leasing. Due le differenziazioni di erogazione, funzionali al livello di emissioni: da 0 a 20 g/km di CO2 e da 21 a 60 g/km, nonché – come sempre – se l’acquirente dà indietro un veicolo da rottamare. Le restanti somme serviranno ad incentivare l’acquisto di veicoli commerciali (con, in questo caso, la “fetta” più consistente riservata a quelli elettrici), autovetture Euro 6 (cioè quelle con emissioni comprese fra 61 e 135 g/km) ed auto usate Euro 6 (con emissioni comprese fra 0 e 160 g/km di CO2). Ma andiamo con ordine.
Come vengono erogati i nuovi incentivi
Di seguito la tabella riassuntiva delle modalità di erogazione, da cui emerge una struttura identica ai provvedimenti già adottati, tanto per le auto nuove quanto per quelle usate.
Auto di prima immatricolazione
- Vetture con emissioni di CO2 comprese fra 0 e 20 g/km: 6.000 euro con rottamazione, 4.000 euro senza rottamazione;
- Vetture con emissioni di CO2 comprese fra 21 e 60 g/km: 2.500 euro con rottamazione, 1.500 euro senza rottamazione;
- Vetture con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 135 g/km: 1.500 euro esclusivamente con rottamazione.
Auto usate Euro 6
- Vetture con emissioni di CO2 comprese fra 0 e 60 g/km: 2.000 euro, esclusivamente con rottamazione;
- Vetture con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 90 g/km: 1.000 euro, esclusivamente con rottamazione;
- Vetture con emissioni di CO2 comprese fra 91 e 160 g/km: 750 euro, esclusivamente con rottamazione.
Le somme a disposizione
Vetture nuove con emissioni di CO2 comprese fra 0 e 60 g/km: 65 milioni di euro;
Vetture nuove con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 135 g/km: 10 milioni di euro;
Vetture usate Euro 6 con emissioni di CO2 comprese fra 0 e 160 g/km: 5 milioni di euro;
Veicoli commerciali leggeri nuovi: 20 milioni di euro (di cui 15 milioni di euro per l’acquisto di nuovi veicoli commerciali ad alimentazione elettrica).
Quanto dureranno?
Questa è la domanda essenziale che ci si pone. È vero, come reso noto dagli organi di stampa, che il Governo – secondo le dichiarazioni del viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto, intervenuto al Forum Automotive – è in fase di valutazione di una nuova “iniezione” di Ecobonus (si parla di un miliardo di euro all’anno per il triennio 2022, 2023 e 2024). Tuttavia, è lecito pensare che difficilmente si riuscirà ad arrivare a fine 2021. In primo luogo, per via delle prenotazioni già attivate nelle settimane di “stand-by”, e che potrebbero “mangiare” una sostanziosa parte delle nuove risorse a disposizione.
Inoltre, la situazione degli Ecobonus (consultabile attraverso il portale online del MISE) aggiornata al primo pomeriggio di mercoledì 27 ottobre parla chiaro: il residuo per le auto Euro 6 (61-135 g/km) ammonta a 19 milioni di euro, e quello per le vetture usate a 39 milioni di euro. I 10 milioni di euro in più per le Euro 6 permetterebbero qualche giorno di respiro, e basta; più “nutrito” sarà il plafond riservato alle auto elettriche e ibride (0-60 g/km di CO2). È pressoché scontato che una maggiore domanda farà sì che anche i 65 milioni di euro reperiti dal decreto fiscale andranno ad esaurirsi in breve tempo.