DL Infrastrutture: le modifiche al Codice della Strada
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto legge su circolazione e trasporti entra in vigore: più che una “riforma” si tratta di una serie di novità.
In linea con le recentissime anticipazioni, il Decreto Infrastrutture e Trasporti, ricevuto il “disco verde” dal Senato dopo il via libera della Camera, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Le modifiche al Codice della Strada sono numerose, e riguardano la disciplina delle soste (con maggiore severità – vale a dire importi delle multe anche raddoppiati, e sottrazione di più punti dalla patente – per chi occupa abusivamente i posti auto riservati ai disabili ed i nuovi “spazi rosa”), i comportamenti alla guida – più rigore per chi getta rifiuti e mozziconi di sigaretta dall’auto, per chi mentre si trova alla guida di un veicolo utilizza qualsiasi device portatile in maniera non corretta -, la precedenza ai pedoni (che deve essere concessa anche a chi si prepara ad attraversare la strada, non solamente a chi abbia già iniziato a percorrere le strisce) e la micromobilità. Ma andiamo con ordine, nell’analisi dei principali “punti” di modifica.
Parcheggi per disabili
Dal 1 gennaio 2022, gli automobilisti titolari di contrassegno disabili avranno la possibilità di lasciare, gratuitamente, il proprio veicolo in sosta nelle aree altrimenti a pagamento (le “strisce blu”), se i posti a loro riservati siano già stati occupati. Le sanzioni amministrative a carico di chi parcheggia negli stalli per disabili, senza averne titolo, raddoppiano: dagli attuali 84 euro-335 euro, si passa a 168 euro (importo minimo) e fino a 672 euro. Aumentano anche i punti in meno sulla patente, che passano a 6 dagli attuali 2.
Arrivano i “parcheggi rosa”
Le modifiche al Codice della Strada prevedono sanzioni per chi occupa abusivamente gli stalli destinati alle donne in gravidanza ed ai genitori con figli fino a due anni di età (c’è un contrassegno specifico): le nuove aree dovranno essere predisposte dalle amministrazioni comunali.
Sosta delle auto elettriche
I conducenti di vetture a bassissime (ibride plug-in) e zero emissioni allo scarico (vetture elettriche) devono fare più attenzione alle fasi immediatamente successive all’avvenuto completamento della ricarica: arriva in effetti il divieto di lasciare la vettura ibrida ricaricabile o 100% elettrica per più di un’ora dal momento in cui la ricarica delle batterie è terminata. Tale divieto non si applica nelle ore notturne (dalle 23 fino alle 7 del mattino successivo), ad eccezione delle colonnine fast e ultra-fast (e comunque di potenza superiore a 50 kW) per i quali la concessione della sosta notturna non vale.
Telefonini, smartphone, dispositivi elettronici
Il Codice della Strada viene aggiornato nell’entità dei device portatili vietati per chi è alla guida di un veicolo: non più solamente telefoni cellulari “in genere”, ma anche smartphone, computer portatili, tablet, notebook. Dunque, tutti i device che – in ossequio agli articoli del CdS già esistenti, comportano un allontanamento, anche se soltanto temporaneo, delle mani dalla guida: questo, chiaramente, per evitare “ricorsi creativi”. Gli importi della sanzione amministrativa variano da un minimo di 165 euro ad un massimo di 661 euro. In più, c’è la decurtazione di 5 punti dalla patente.
Lezioni di guida e neopatentati
Il foglio rosa raddoppia di validità: da 6 mesi a 12 mesi (c’è quindi un tentativo in più – da due a tre – per l’esame di guida). Per il primo anno di avvenuto conseguimento della patente B, si prevede la possibilità di poter condurre autovetture di potenza superiore a 55 kW per tonnellata (74 CV per tonnellata) e fino a 70 kW/t (95 CV/t), a condizione che a fianco del neopatentato ci sia una persona fino a 65 anni di età, con patente della stessa categoria o superiore, conseguita da almeno 10 anni. Diventano più severe le sanzioni per chi si esercita alla guida senza avere l’istruttore a fianco: la multa va da un minimo di 430 euro ad un massimo di 1.731 euro, con in più la sanzione accessoria di tre mesi di fermo amministrativo del veicolo.
Auto a noleggio: il conducente è responsabile
Una modifica all’art. 196 CdS, in materia di sanzioni commesse dal conducente di un veicolo a noleggio, prevede che sia quest’ultimo responsabile dell’avvenuta infrazione, e non più la società di noleggio.
Novità su circolazione e ambiente
Una modifica al Codice della Strada obbliga i conducenti a dare la precedenza ai pedoni non solamente nel caso in qui questi abbiano già iniziato ad impegnare le strisce pedonali, ma anche a quelli che si apprestano a farlo. Più rigore viene applicato per chi viene pescato a gettare qualsiasi rifiuto, oggetto o mozzicone di sigaretta dal veicolo: in arrivo ci sono sanzioni da 26 euro fino a ben 866 euro.
Micromobilità
I monopattini elettrici (potenza massima nominale: 0,50 kWh) potranno essere condotti solamente da persone di almeno 14 anni di età, vengono limitati nella velocità massima (che diminuisce da 25 km/h a 20 km/h; è stato confermato il limite di 6 km/h nelle zone pedonali), non potranno circolare sui marciapiedi (se ne consente il transito esclusivamente ai mezzi condotti a mano), e nemmeno contromano tranne nelle strade a doppio senso ciclabile. Arriva l’obbligo di utilizzare le luci di posizione ed il gilet catarifrangente nelle ore notturne.
Dal 2022, i mezzi di nuova produzione dovranno essere provvisti di marcatura CE, frecce direzionali e luce posteriore di stop (quelli già circolanti dovranno adeguarsi entro il 1 gennaio 2024). Le sanzioni vanno da 100 a 400 euro, con la confisca del monopattino se non è conforme alle nuove disposizioni di legge. È stato eliminato l’obbligo di indossare il casco per i maggiorenni (resta obbligatorio per i minorenni). Viene introdotto, per i mezzi in condivisione, l’obbligo della fotografia al termine del noleggio, proprio per evitare il più possibile la inaccettabile sosta indisciplinata sui marciapiedi (a questo proposito si prevede l’istituzione di aree di sosta dedicate e si concede il permesso di parcheggiare i monopattini negli stalli destinati a ciclomotori, motocicli e biciclette).
Trasparenza dagli enti locali su entità e destinazione delle multe
Arriva, per le amministrazioni locali (Comuni, Province, Unioni di Comuni), l’obbligo di pubblicare una volta all’anno (entro il 30 giugno) e sui rispettivi portali online una relazione sulle sanzioni elevate per violazioni al Codice della Strada: il consuntivo deve indicare le somme incassate nell’anno precedente, e le modalità di come effettivamente tali somme sono state utilizzate. Dal canto suo, il Ministero dell’Interno dovrà rendere note (sempre attraverso il proprio sito istituzionale) le relazioni dagli enti locali entro sessanta giorni dall’avvenuta ricezione di ogni documento.