Cristiano Ronaldo non potrà più guidare le sue supercar a Manchester
Il nuovo allenatore del Manchester United, Ralf Rangnick, sembra intenzionato a vietare l’uso di supercar, a discapito soprattutto di Cristiano Ronaldo.
Tempi duri in casa Manchester United, i Red Devils hanno avuto un avvio di stagione davvero deludente, per questo motivo l’allenatore Ole Gunnar Solskjaer è stato sostituito dal tedesco Ralf Rangnick, il quale ha deciso di introdurre rigide norme di comportamento per riportare la barca dritta. Lo spogliatoio è in subbuglio e per salvare l’annata è stato deciso anche di dare un taglio a cose superflue e che potrebbero creare rivalità e malumori, come recarsi ai campi di allenamento con le proprie vetture private, che spesso sono delle supercar. Il primo a essere colpito da questa novità è Cristiano Ronaldo, la stella planetaria che ha un debole per le auto, tanto che possiede una collezione da far invidia a tanti.
La nuova regola
L’idea è quella di fornire alla squadra delle auto “aziendali” del club molto meno appariscenti, in primis per non dare nell’occhio e avere un profilo basso, umile, il secondo motivo è quello di non far scattare una competizione tra i vari giocatori, a chi sfoggia l’auto migliore e più appariscente. La norma è ancora al vaglio, se dovesse passare, è probabile che la squadra riceva delle vetture del Marchio Chevrolet. Il brand, infatti, è nel pool di sponsor del club inglese e in passato è stato anche sponsor di maglia.
Il garage di Ronaldo
Sicuramente non sarà contento Cristiano Ronaldo di dover guidare una sobria Chevrolet, considerando che nel suo garage può scegliere tra: due Lamborghini Aventador, una Rolls-Royce Cullinan, una Chevrolet Camaro SS, una Ferrari F12 tdf e una McLaren Senna. Senza contare la Brabus Classe G regalatagli dalla fidanzata Georgina Rodriguez per il suo compleanno nel 2020 o la Bugatti Centodieci da 8 milioni di euro. Una collezione prestigiosa e variegata, degna di uno dei più grandi collezionisti d’auto del pianeta. Chissà se il cinque volte pallone d’oro accetterà di sottoporsi a tale regola.