Bmw: depositato il brevetto per uno “strano” volante a cloche
I tecnici del marchio bavarese sembrano reinventare ex novo il tradizionalissimo sistema di controllo dello sterzo mediante corona tonda, con un sistema a due maniglie esterne orientabili.
Le tecnologie di guida evolvono, i comandi si adeguano. Può essere questo il concetto-base adottato dai tecnici Bmw, che hanno progettato uno “stranissimo” volante (chiamiamolo così, per comprendere meglio di cosa si tratta) utilizzabile anche con una mano sola e configurabile in differenti layout, fra i quali ce n’è uno che si riferisce per l’appunto alle condizioni di controllo del veicolo quando l’azione del conducente umano non è prevista.
Due maniglie al posto della corona
Nella forma esteriore, l’idea non sarebbe neanche nuovissima: il volante “a cloche”, ovvero – nelle generali – formato da una barra alle cui estremità vengono montate due manopole, rappresenta una delle primissime applicazioni di comando dello sterzo agli albori dell’automobile (c’erano cloche verticali e cloche orizzontali come in questo caso: basti pensare alla Ford 999 Racer costruita nel 1902 da Henry Ford), presto soppiantate dal volante a corona rotonda utilizzato, per la prima volta nella storia, dal marchio americano Packard. Con un istantaneo e lunghissimo salto temporale, arriviamo ai giorni nostri: i “volanti” che sembrano essere una via di mezzo fra la cloche utilizzata nel settore aeronautico ed i joystick delle consolle di videogame sono, tanto per citare alcuni dei più recenti esempi, comparsi a bordo dell’edizione-restyling di Tesla Model S e nell’abitacolo dell’”elettro-SUV” Toyota bZ4X, di recentissimo esordio in fase di ordinazione.
Manopole orientabili
La novità, nel caso del progetto Bmw e secondo le informazioni “captate” dal Web, sta nel fatto che il brevetto del nuovo volante (o, per meglio dire, comando di sterzo) mette in evidenza due maniglie esterne, a forma di “L”, che possono muoversi in maniera separata dal corpo centrale (quest’ultimo, in effetti, assumerebbe un’unica posizione anche durante le fasi di curva). Le immagini a corredo della notizia indicano che la rotazione delle maniglie è tale che il comando può essere compiuto anche con una sola mano.
Sistema pensato per la guida autonoma
Da segnalare, inoltre (e qui sta il riferimento alle più attuali tecnologie di controllo del veicolo), la possibilità di adottare la nuova “cloche” alle vetture equipaggiate con sistemi “self driving”. Un disegno, che ritrae il dispositivo con le due maniglie in posizione “chiusa”, suggerisce quanto spiegato dalla stessa Bmw nel documento di brevetto depositato presso lo “United States Patent and Trademark Office” statunitense: l’idea nasce “In ordine alla diffusione dei veicoli provvisti di guida almeno parzialmente automatizzata”. Tradotta nel “linguaggio” tecnico SAE-Society of Automotive Engineers che nel 2013 aveva codificato i vari gradi di intervento della guida autonoma, si tratterebbe dunque di applicazioni rivolte a veicoli a guida di Livello 3 e superiore.
Lo vedremo un giorno a bordo della futura gamma bavarese?
È opportuno specificare che l’avvenuto deposito di un brevetto non significa che il suo ideatore abbia effettiva intenzione di produrlo. Si tratta di una questione di diritti: si protegge, cioè, l’idea. Non si sa, dunque, quando Bmw intenderà adottare l’avveniristico volante a cloche nella propria gamma di veicoli (per gli anni a venire). Tuttavia, è anche vero che Toyota ha già dato conferma al proprio sistema “steer-by-wire” che equipaggia bZ4X e per il quale spicca l’insolito volante dalla forma che somiglia a quella di un “caccia”: soluzione sulla quale – come si accennava in apertura – anche Tesla sembra orientata.