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Volkswagen Lamando L: solo per la Cina

Riflettori puntati sulla novità “a passo lungo” che raddoppia le proposte del modello di segmento D derivato da VW Jetta A6 e debutterà nei prossimi mesi in Cina.

C’è una… nuova frontiera extraeuropea per le berline dalle linee tradizionali? Ad osservare le ultime novità – in ordine di tempo – potrebbe sembrare davvero così. A brevissima distanza dalla presentazione di Ford Mondeo 2022 destinata alla Cina, Volkswagen ribatte colpo su colpo, con l’imminente esordio di Lamando L nel Paese del Dragone, dove (a differenza che nel “Vecchio Continente”, in cui SUV e Crossover vanno ad incidere per quasi il 50% delle vendite complessive) le vetture di stampo più “convenzionale” mantengono una consistente fetta di mercato.

Dove ci siamo già visti?

Si tratta, nello specifico, della declinazione “a passo lungo” (da cui il suffisso “L”) di VW Lamando, che a sua volta rappresenta la versione cinese di Volkswagen Jetta della precedente generazione A6 (che in Italia venne commercializzata fra il 2010 ed il 2018). La produzione di Volkswagen Lamando L – che nei prossimi mesi si affiancherà alla versione “a passo standard” – avverrà, come per la configurazione-standard, dalla joint venture tra VW ed il “colosso” SAIC.

Le novità al corpo vettura

L’aspetto più evidente, a livello di corpo vettura, risiede nella lunghezza del veicolo, che misura 4,78, il che fa di Lamando L un modello leggermente più corto rispetto a Passat ed Arteon (CC), tuttavia maggiore in senso longitudinale se messo in relazione con VW Lamando-Jetta. Ciò si deve all’adozione di una versione specifica del pianale MQB Evo, che da tempo costituisce la “base di partenza” per molte proposte del Gruppo Volkswagen, come – solamente per citare alcuni esempi – VW Golf 8, Skoda Octavia e Seat Leòn.

Ci sono tuttavia ulteriori elementi di distinzione: ad esempio, lo stile evoca diverse caratteristiche di Volkswagen Arteon (che in Cina viene conosciuta come CC), fra cui si segnalano la peculiare forma “a conchiglia” del cofano motore, l’assenza di telaietto dalle porte ed il profilo del tetto. Un discorso stilistico tutto personale, invece, risiede nella parte anteriore del veicolo, in cui i gruppi ottici a tecnologia Led Matrix – raccordati da un motivo luminoso a Led – si combinano ad una grande e piuttosto vistosa presa d’aria inferiore che svolge anche funzione di calandra.

Nel complesso, il disegno ricorda il più recente linguaggio di styling introdotto dalla lineup VW ID. ad alimentazione 100% elettrica. Posteriormente, si notano una fanaleria “a tutta larghezza”, dettagli cromati nel paraurti ed un lunotto notevolmente inclinato compreso in un pratico portellone per l’accesso al bagagliaio da 545 litri di capacità utile (volume soltanto leggermente inferiore a quello della “cugina” di segmento Skoda Octavia).

I dettagli dell’abitacolo

L’interno, dal canto suo, rivela un disegno simile a quello che equipaggia l’attuale ottava generazione di Volkswagen Golf. Le dotazioni comprendono, fra gli altri, un quadro strumenti digitale con display da 10”, lo schermo touch da 12” per la visualizzazione ed il controllo delle funzionalità infotainment e dell’impianto audio Beats, uno Head-up Display, l’illuminazione “ambient”, il tetto panoramico in cristallo apribile, il controller a manopola per la selezione dei rapporti del cambio ed il Cruise control adattivo.

Motorizzazione

Sotto al cofano, al momento del lancio commerciale l’unica unità motrice comunicata è il 1.4 TSI Evo da 150 CV di potenza massima e 250 Nm di coppia massima, abbinato al cambio automatico DSG doppia frizione a sette rapporti con comando “shift-by-wire”.

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