Tesla Full Self Driving: tra prodezze e pericoli scampati [Video]
Due diversi comportamenti dello stesso software, che offre una prova ben riuscita e una prova da incubo. Evidentemente sono ancora necessari degli affinamenti.
Tesla fa parlare di sé con grande frequenza, anche senza spendere un dollaro in pubblicità. Oggi la casa di Palo Alto guadagna la scena per una coppia di video sul sistema di Full Self Driving, che mostrano due volti di questa tecnologia ancora in fase di sviluppo: uno positivo (ma non per gli appassionati), l’altro negativo (per tutti).
Iniziamo dal primo filmato, che propone una manovra meno impacciata e più vicina alle condotte umane di una Model 3, all’altezza di un incrocio. Qui la versione Beta del nuovo software di Guida Autonoma Completa mostra un “ardimento” che nei precedenti step non ci sarebbe stato. Nella specifica situazione, l’auto elettrica statunitense agisce quasi come farebbe una persona in carne ed ossa, senza bloccarsi.
Si vedono due vetture ferme in coda, distanziate fra loro con uno spazio non abbondante per il passaggio di un altro veicolo. La Tesla Model 3, fra lo stupore del tizio a bordo, prende l’iniziativa di passarci in mezzo, con qualche piccola esitazione, per poi immettersi sulla strada a sinistra, come da percorso impostato. Diciamo che la manovra è riuscita con successo.
Ben altro l’esito dell’esperimento condotto con la stessa tecnologia dall’amministratore delegato di un hedge fund, che ha messo alla prova il Full Self Driving in uno scenario ambientale più complesso, come le strade trafficate di Boston. Qui l’auto usata è una Tesla Model Y, ma il modello è ininfluente ai fini della valutazione del software.
Il tizio, già nel luglio dello scorso anno, aveva riscontrato dei problemi allo stop, non rispettato a dovere. Ora, con quella che dice essere la nuova versione Beta, si sono palesate diverse situazioni a dir poco problematiche.
In meno di cinque miglia totali, la Tesla Model Y a Guida Autonoma Completa ha fatto due transiti nella corsia opposta, ha rischiato il contatto con un grosso veicolo, si è “concessa” più mosse o svolte irregolari. Un conducente umano medio non avrebbe fatto le stesse scelte attive. Se dietro ci fosse stata una pattuglia della polizia, l’alcol test sarebbe stato certo. Ci si chiede se per l’automobilista o per la macchina…
Fonte | Carscoops