Subaru BRZ: il tuning con le ruote storte (e velocità limitata) | Video
Questa Subaru BRZ è stata elaborata con ruote inclinate che non consentono di superare la velocità di 105 km/h.
Una Subaru BRZ è stata sottoposta a interventi di tuning che si spingono oltre i limiti dell’immaginazione. Questo la rende molto stravagante, persino rispetto agli standard di un mondo denso di proposte sopra le righe come quello delle elaborazioni da show. Parlare di tuning estremo è più che appropriato nel caso in esame, anche se non sul piano prestazionale, dove la tara degli interventi si sente tutta.
Guardando questa Subaru BRZ, una delle cose che più cattura l’attenzione è l’estrema campanatura negativa delle ruote, con angoli assurdi: -50° davanti, -63° dietro. Così, solo una parte minima del battistrada trova il contatto col suolo. Facile intuire quali limiti ciò comporti. La manovrabilità è pregiudicata, rendendo impossibili alcune manovre, come le inversioni ad U. Se ciò non bastasse, a completare il quadro ci pensa l’altezza da terra da Formula 1: solo 2.5 centimetri.
Una Subaru BRZ non adatta alle strade del Belpaese
In pratica questa vettura sarebbe inguidabile sul 99% della rete viaria italiana, anche perché le sospensioni non sono regolabili. Dicevamo dei riflessi negativi sulle performance, derivanti dal tuning, che emergono chiaramente in una cifra: questa vettura non può superare i 105 km/h di velocità massima. Non è un problema per il proprietario hawaiano, che si diverte a guidarla nel weekend e per i raduni, compiaciuto del fatto di conquistare gli sguardi di tanti.
Se la campanatura delle ruote è una calamita per gli occhi, anche il resto non è da meno. La realizzazione di questo tuning per la Subaru BRZ ha richiesto 1000 ore di lavoro. L’autore si è scatenato con la fantasia, per dar vita a una simile trasformazione, degna di un cartone animato.
L’obiettivo, sin dall’inizio, era quello di guadagnare la scena. Mi pare che sia stato centrato in pieno: nell’inedito abito l’auto sportiva giapponese fa girare le teste, ma si può immaginare il tenore dei commenti. Penso che la maggior parte di essi tendano verso la disapprovazione. Basta avere un minimo di gusto per bocciare senza appello questo tuning così stravagante, ma c’è chi ha un modo diverso di vedere le cose. Si dice che il mondo è bello perché è vario. Evidentemente, al tizio di passare davanti alla Scala di Milano, in occasione della Prima, non interessa più di tanto.