Tesla: Elon Musk rimuove il Boombox e fa ironia sull’NHTSA
Nuova grana per le trovate stravaganti dell’imprevedibile uomo d’affari statunitense.
Elon Musk e Tesla fanno sempre discutere. Negli ultimi giorni, a guadagnare la scena, ci ha pensato una nuova tiratina d’orecchie della NHTSA. Per le auto elettriche della casa di Paolo Alto si tratta dell’undicesima inchiesta/richiamo in soli tre mesi. Il motivo? La discutibile funzione Boombox, altra stravaganza ideata dal costruttore statunitense.
Questa modalità consente di trasmettere dei suoni all’esterno della vettura, trasformandola in una specie di stereo portatile per intrattenere la gente. Alle proposte della playlist aziendale, gli utenti possono aggiungere cinque suoni personalizzati da caricare autonomamente nel sistema.
La cosa, già di suo discutibile, lo diventa ancora di più se si tiene conto che l’altoparlante di Boombox è lo stesso usato sulle più recenti Tesla commercializzate negli USA e in Cina, per sostituire il rumore del motore endotermico, al fine di avvisare del sopraggiungere del mezzo. Insomma, una sorta di segnale acustico “salva pedoni”.
Secondo l’ente americano che vigila sulla sicurezza dei veicoli, questa utilissima funzione potrebbe essere disturbata dalle interferenze o dalle sovrapposizioni con Boombox. La cosa ha fatto infuriare Elon Musk che, rispondendo alla domanda di un follwer su Twitter in merito all’inchiesta in corso, ha etichettato l’NHTSA come Fun Police (polizia divertente). In via prudenziale, Tesla ha fatto un richiamo volontario che disabilita la funzione Boombox mentre le auto sono in marcia, in folle o in retromarcia. Così riferisce Bloomberg.