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Alfa Romeo Giulietta: potrebbe rinascere su base Opel Astra

Con una pianale rivisto e ben tarato, l’Opel Astra 2022 potrebbe essere la base di partenza della nuova Giulietta

Di recente abbiamo guidato la nuova Opel Astra 2022 e, tra i tanti aspetti che ci hanno colpito, mettiamo ai primi posti la sua dinamica di marcia, perché l’auto è precisa, e, sul misto persino divertente, tanto da farci pensare che, sì, potrebbe essere proprio lei la base della nuova Alfa Romeo Giulietta.

Pianale EMP2 e tarature dedicate

Già con l’Astra 2022 la piattaforma EMP2 è stata evoluta, e si parla già di un terzo intervento su questo schema meccanico che tanto bene ha fatto parlare di sé da quando è stato visto sulla 3008 di nuova generazione. Adesso, con la compatta del Fulmine, gli ingegneri sono intervenuti sul 50% delle sue componenti, riuscendo persino ad incrementare ulteriormente la rigidezza torsionale che sul modello precedente aveva un buon valore.

Lo sterzo preciso, la risposta delle sospensioni sul misto ci hanno ben impressionato, al punto da regalare un coinvolgimento di solito appannaggio di vetture più sportive. Ed è proprio per questo che, in attesa di vedere un nuovo modello Alfa Romeo ogni anno e, considerando quanto potrebbe essere importante per il mercato una nuova Giulietta, ci spingiamo a dire che la nuova Astra, cugina stretta della nuova Peugeot 308, potrebbe essere la base di partenza della nuova compatta Alfa Romeo.

Certo, con delle tarature più spinte, degli aggiustamenti all’assetto, magari sfruttando delle componenti specifiche, riprendendo il lavoro fatto con la Tonale partendo dalla Jeep Compass. La Giulietta dell’era Stellantis potrebbe essere ancora più precisa e affilata, magari rinunciando anche ad un filo di comfort rispetto all’Astra 2022, ma di sicuro puntando molto su una dinamica più in linea con le esigenze della clientela Alfa Romeo.

Sotto il cofano forse il 1.5 mild hybrid ed un 2.0 da circa 300 CV

Sotto il profilo delle motorizzazioni la Giulietta potrebbe fare la differenza rispetto alla cugina del Fulmine, magari adottando il 1.5 mild hybrid da 160 CV della nuova Tonale, ottimo compromesso tra sostenibilità e sportività, aggiungendo ulteriori cavalli. In questo modo potrebbe vantare una variante a benzina più spigliata del 1.2 a 3 cilindri da 130 CV dell’Astra, molto valido, ma francamente meno appetibile per un cliente Alfa Romeo. Oltre tutto con un cambio a doppia frizione a 7 rapporti il dinamismo nei passaggi di marcia sarebbe più in linea con quello delle concorrenti teutoniche.

Al vertice potrebbe arrivare il 2 litri da 280 CV che nel listino Alfa Romeo è già presente, possibilmente con quella manciata di cavalli in più, per combattere con antagoniste al vertice della categoria, ed un differenziale anteriore meccanico, o trazione integrale.

Mentre, per non scontentare i clienti più stradisti si potrebbe puntare anche sull’offerta a gasolio della Tonale con il 1.6 da 131 CV, o perché no, anche su un 2.0 di origine ex PSA, con 180 CV, perché su un’Alfa la potenza non deve mancare mai. Infine, una variante plug-in hybrid potrebbe completare l’offerta elettrificata, ma è chiaro che si punterebbe sulle versioni più spinte, anche se una variante da 180 CV potrebbe essere utile per la clientela business. In ogni caso le opzioni nel Gruppo Stellantis non mancano.

Trazione posteriore forse un sogno troppo grande per il segmento

Certo, con queste premesse, chi aspettava una Giulietta con trazione posteriore potrebbe rimanere deluso, o perlomeno interdetto, ma nell’impellenza di realizzare un nuovo modello conforme alle caratteristiche richieste dal mercato, bisogna ricordare che l’unico esperimento in merito, compiuto con le prime 2 generazioni della BMW Serie 1 non è andato a buon fine.

Sacrificare accessibilità posteriore e bagagliaio in virtù di una guida old style non ha funzionato, e quindi Alfa Romeo è costretta a fare tesoro degli sbagli altrui, perché adesso non le è concesso tralasciare nessuna voce, ora che le vendite devono risalire. Per cui, se si vedono i numeri dell’Astra 2022, con un bagagliaio da circa 422 litri ed un’abitabilità degna di nota, questi aspetti non si possono ignorare.

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