Alfa Romeo conferma l’addio ai motori termici: dal 2027 solo elettriche
Il CEO Jean-Philippe Imparato è tornato a parlare del futuro di Alfa Romeo legato in maniera indissolubile alla tecnologia full-electric.
In occasione di una visita organizzata per i media alle linee di produzione della Tonale nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, il CEO di Alfa Romeo – Jean-Philippe Imparato – è tornato a discutere dei futuri modelli della Casa del Biscione, compreso l’inedito SUV di segmento E di cui avevamo parlato nei giorni scorsi.
Grande attesa per il SUV di fascia alta
Il “grande SUV di fascia alta”, come definito dallo stesso manager francese, è atteso nel 2027 e sarà proposto esclusivamente in versione 100% elettrica. Proprio dal 2027, l’intera gamma Alfa Romeo proporrà soltanto modelli a zero emissioni, arrivando a quella data con una serie di passaggi intermedi che permetteranno di man mano di dire addio ai motori endotermici.
Prima elettrica nel 2024
Il primo passo di Alfa Romeo per un futuro senza emissioni nocive verrà fatto nel 2024, anno in cui verrà lanciata sul mercato la nuova B-Suv, proposta sia in versione 100% elettrica che nella variante ibrida. Questo modello dovrebbe inoltre essere l’ultimo a proporre questi due tipi di motorizzazioni, infatti successivamente si passerà direttamente al full electric, a meno di ripensamenti dell’ultimo minuto. Questo perché lo sviluppo di nuovi motori termici in grado di rispettare le severissime norme anti inquinamento euro 7 (riduzione del 75% delle emissioni di CO2) che entreranno in vigore proprio dal 2027 comporterebbe un impegno economico troppo elevato ed importante da effettuare in un periodo estremamente breve.
Proporre esclusivamente auto elettriche a partire dal 2027 sarà comunque una sfida decisamente impegnativa, perché l’auto a zero emissioni del prossimo futuro dovrà essere, secondo le parole di Imparato “come un modello di sostituzione di quella termica a parità di funzionalità e di comodità d’uso per l’utente, sia a livello di autonomia, sia di velocità di ricarica”.
Aumentare i punti di ricarica
Per Imparato, le autorità nazionali ed europee più che fornire incentivi per l’acquisto di auto elettriche dovrebbero investire nello sviluppo di infrastrutture per la ricarica elettrica, ovvero un passaggio fondamentale per far diffondere in maniera capillare questo tipo di mobilità sostenibile.
Addio alle hatchback di segmento “C”
Passando agli obiettivi commerciali, il CEO di Alfa si dice molto soddisfatto degli obiettivi raggiunti nel 2021 dalla Casa del Biscione, parliamo infatti di 56 mila vetture distribuite nel 2021, di cui ben 20mila in America. Imparato esclude inoltre un’erede della Giulietta, hatchback di segmento “C”, perché i mercati importanti come nord America e Cina chiedono SUV e vetture di maggiori dimensioni. Il debutto della Tonale dovrebbe permettere alla Casa di Arese di raddoppiare le cifre precedentemente snocciolate, già dal breve termine.
Alfa Romeo ha fatto bene nel 2021 e il nostro obiettivo è raddoppiare nel 2022.
Queste le parole del manager che ha sottolineato sottolineando che sarà un “bel primo trimestre” per il marchio.
Meno volumi e più margini
Gli ingredienti di Imparato per il futuro successo di Alfa Romeo saranno ovviamente un elevata qualità del prodotto e un aumento di margini e non tanto di volumi. Per ottenere questo risultato si punterà ad una produzione per l’80% “built to order”, ovvero produrre la vettura quando c’è l’ordine del cliente. Il CEO ha infatti detto che:
Non mi interessa produrre macchine per i parcheggi degli stabilimenti, al massimo aggiungerei un 10% di demo car a quanto è già venduto: fabbricare 100 o 200 mila vetture cambia poco in un gruppo da 6 o 7 milioni di auto l’anno, cambia poco, quello che conta è la creazione di valore.
Obiettivi commerciali
Imparato alla fine non ha nascosto i suoi obiettivi di vendita: “In un futuro ragionevole, Alfa Romeo può arrivare a vendere 80-100 mila vetture l’anno, anche se Stellantis non ha bisogno dei volumi di Alfa ma della sua qualità, del valore del suo marchio. Il mio obiettivo è crescere tutti gli anni in qualità, redditività e quote di mercato. Il manager ha infine concluso affermando: “Il primo obiettivo era di tornare al profitto e lo abbiamo fatto, ora il secondo è lo sviluppo e alla fine del 2024 Alfa Romeo è salvata. Noi vogliamo essere il global premium brand di Stellantis”.
Il futuro di Pomigliano
L’Alfa Romeo Tonale, come è logico immaginare, è un tassello fondamentale per i prossimi 5 anni dello stabilimento di Pomigliano D’arco. I vertici Stellantis affermano che il nuovo SUV risulta “protetto a livello aziendale dalla crisi dei chip. La carenza di semiconduttori non incide sul progetto Tonale al momento. Stiamo fronteggiando la situazione come gruppo” La visita di Imparato nello stabilimento campano sarà il primo di una serie di incontri mensili effettuati nella fabbrica. Questo perché il manager vuole monitorare l’efficienza di questo sito produttivo, in modo che la qualità della produzione sia all’altezza del livello premium del prodotto targato Alfa Romeo.