Mobilità elettrica: a Napoli il primo impianto di ricarica ultra-fast da 450 kW
L’area nasce da un’iniziativa di Unicoenergia in partnership con Mostra di Oltremare. Bene, ma restano le necessità di sviluppo della mobilità elettrica nella metropoli della Campania.
Napoli si prepara a ricevere il primo “hub” di colonnine per la ricarica ultrarapida di auto elettriche e ibride plug-in: una stazione di servizio con sei impianti da 450 kW di potenza, che promette fino all’80% di energia in appena 15 minuti, e alimentato da fonti green. Il nuovo complesso possiede anche un servizio di ricarica per bici a pedalata assistita, scooter elettrici e quadricicli leggeri “zero emission”.
I dettagli del progetto
L’area, situata in viale John Fitzgerald Kennedy, dove in precedenza c’era un distributore di carburanti dismesso e bonificato, verrà inaugurata a luglio 2022, sulla base di un progetto di Unicoenergia (utility attiva dal 2015 in tecnologie di sviluppo e-mobility, che partite proprio dalla metropoli campana e dal territorio regionale sono in fase di implementazione a livello nazionale attraverso un network di ricarica a marchio UnicoGo) in partnership con la Mostra d’Oltremare. Quest’ultima, dal canto suo, aveva indetto una manifestazione d’interesse per l’assegnazione dell’area per la valorizzazione dell’impatto ambientale e della vivibilità degli spazi urbani grazie a programmi di mobilità sostenibile.
Materiali ecosostenibili anche nelle strutture
“Rifunzionalizzare l’area in chiave green”: così, indica un “lancio” Adnkronos, l’architetto Giovanni Bartolo che ha firmato il progetto indica il layout del nuovo impianto. I materiali di cantiere e le opere provvisorie di recinzione sono ecosostenibili (rivestimenti in legno, pareti ventilate con materiali di riciclo, lampade a Led ed un impianto fotovoltaico con accumulo di energia per garantire costi di gestione pari a zero).
All’esterno, gli attuali “new jersey” con rete metallica soprastante saranno smontati e ricollocati a ridosso del perimetro del muro di cinta, in quella che diventerà una intercapedine con il muro di recinzione in cui uno strato di tessuto-non tessuto sarà poi riempito con terriccio e darà forma ad un giardino verticale.
Accelerare la transizione elettrica
Remo Minopoli, presidente di Mostra d’Oltremare, ha dichiarato:
Siamo orgogliosi e felici che il primo esempio nazionale di rigenerazione di un’area di rifornimento è parte del patrimonio di Mostra d’Oltremare. L’auspicio è che questa stazione green possa essere un reale acceleratore per la transizione ai veicoli elettrici e che il progetto possa fare da apripista per le innumerevoli stazioni di carburante dismesse sul territorio nazionale.
Aldo Arcangioli, amministratore di Unicoenergia, ha detto:
Con la nostra rete di stazioni rispondiamo alla principale esigenza per i conducenti di veicoli elettrici di trovare una soluzione di ricarica rapida, innovativa ed efficiente. Un’area di servizio di ricarica superfast, altamente tecnologica, grazie a una scelta oculata dell’infrastruttura che risponde ai bisogni di un mercato sempre più esigente. Pensare alla mobilità elettrica e al suo sviluppo non significa più a pensare al futuro, ma attuare il presente con rapidità.
Una città che ha fame di colonnine
La questione, in materia di sviluppo della mobilità a zero emissioni, è delicata. Lo è in tutta Italia, ed ancora di più in aree urbane come Napoli, che ogni giorno devono fare i conti con problemi di congestionamento del traffico, smog e, in proporzione, una esigua quantità di colonnine per la ricarica. Se, in effetti, la nuova area di viale J.F. Kennedy assegnata a Unicoenergia conta sei colonnine a ricarica superfast (si auspica che al più presto vengano fatti partire nuovi progetti analoghi), l’altra faccia della medaglia racconta di un tessuto urbano che ha fame di punti di ricarica a disposizione di tutti gli utenti.
Auto elettriche: a Napoli appena lo 0,2%
Come rilevava, all’inizio del 2022, un’inchiesta de La Repubblica, le colonnine pubbliche per la ricarica di auto elettriche già attivate nei parcheggi gestiti da Anm-Azienda Napoletana Mobilità sono solamente 25. E 80 gli impianti installati. Un po’ poco, e del resto, faceva presente Mariateresa Imparato (presidente di Legambiente Campania), l’incidenza di auto elettriche a Napoli si attesta sullo 0,2% (dati del rapporto “Città Mez” Legambiente-Motus), laddove il capoluogo è la città dove circolano più auto Euro 0, e nel 2021 – proseguiva Repubblica – la soglia-limite prevista per le polveri sottili (35 giorni nell’anno solare con una media di PM10 giornaliera superiore a 50 mg per metro cubo) è stata notevolmente superata.
I programmi ci sono: saranno sufficienti?
Per accompagnare il “decollo” della mobilità elettrica, in buona sostanza, servono sì progetti di aree di servizio ultra-fast come quello in fase di partenza a luglio, ma anche più “hub” pubblici. Nel medesimo approfondimento del quotidiano capitolino, Edoardo Cosenza (assessore alla Mobilità di Palazzo Santa Lucia, sede del Comune di Napoli), dichiarava che, a brevissimo termine, sui taccuini delle priorità della Giunta c’è, per il 2022, la previsione di arrivare a 120 colonnine installate e attivate nei parcheggi Anm, e l’installazione, con avviso pubblico, di altre 180 colonnine da suddividere in tre lotti, il primo dei quali riguarderà 60 infrastrutture per la ricarica (ciascuna delle quali con due punti di allaccio) di cui il 20% ad elevata potenza.
A conti fatti, il piano prevede un totale di 300 colonnine attive entro fine 2022: il traguardo di un punto di ricarica ogni 1.000 abitanti indicato dal Decreto Semplificazioni del 2020 resta molto lontano, perché si tratterebbe di garantire la presenza operativa di 3.000 colonnine. Una criticità che riguarda non solamente i proprietari di auto elettriche e ibride plug-in, quanto anche i progetti di implementazione del car sharing. Uno su tutti: Amicar Sharing nato dal consorzio Gesco formato da imprese del territorio, con circa 4.000 iscritti ad inizio 2022, che entro fine anno stima di portare a 100 la flotta di auto elettriche, Peugeot e-208 e Renault Zoe.