Renault vende a Putin la maggioranza di AutoVaz (Lada) per un rublo
Il Gruppo francese si riserva comunque l’opzione di riacquisto entro i prossimi sei anni anche se il prezzo potrebbe essere riconsiderato.
E’ un momento a dir poco movimentato per il settore automotive russo ed europeo: con l’occupazione della Ucraina da parte della Russia si sono infatti moltiplicate le sanzioni economiche internazionali contro quest’ultima, provocando così incertezza e timori tra i Costruttori di auto. Ad esempio, Renault ha dovuto fare i conti con il caso AutoVaz di cui deteneva la maggioranza: le sanzioni e la guerra hanno spinto il gruppo d’oltre alpe a sbarazzarsi della Casa automobilistica russa che controlla anche il marchio Niva e dopo un tira e molla durato settimane sembra che ci sia definitivamente riuscita.
Il gruppo transalpino guidato dall’italiano Luca De Meo ha infatti deciso di vendere tutte le proprie quote di Autovats ai russi. La transazione prevede infatti la cessione del 68% della società automobilistica al Governo guidato da Vladimir Putin al prezzo simbolico di un rublo. Entrando nello specifico questa partecipazione finirà nelle mani dell’istituto automobilistico “NAMI” che si trova sotto il controllo di Mosca.
Sono state quindi smentite le voci che asserivano che fossero interessati a rilevare le quote del Gruppo Renault i cinesi o altre realtà non meglio specificate. Renault si riserva comunque l’opzione di riacquisto entro i prossimi cinque o sei anni, ma se il Governo di Mosca deciderà di effettuare degli investimenti in questo periodo, saranno considerati nel momento del riacquisto. Nello stabilimento di Renault Russia, inaugurato nel 1998, fino ad oggi venivano prodotti alcuni importanti modelli del Gruppo come Duster, Logan, Sandero, Arkana, Captur e Terrano. Anche se il futuro di questo impianto risulta incerto, da Mosca assicurano che la fabbrica continuerà a produrre ancora vetture, con ogni probabilità del marchio Lada.