La pubblicità nell’era dell’auto a guida automatizzata
Gli occhi dell’automobilista non saranno più impegnati sulla strada con la guida automatizzata, nuovi spazi quindi per la pubblicità, ecco cosa cambia.
Mancano almeno una ventina d’anni al momento in cui le auto a guida automatizzata entreranno stabilmente nella nostra vita quotidiana. Tanto, tantissimo tempo, ma se Google ha speso anni e miliardi di dollari nello sviluppo di questa tecnologia non è per divertimento, ma perché è un’azienda basata sulla pubblicità.
Facile capire quindi che se l’automobilista non è impegnato a guidare e, non ha gli occhi sulla strada, allora avrà sicuramente più tempo per fare altro e che lo voglia o meno, assorbire messaggi pubblicitari.
Che sia in cinque anni come sostiene Ford o in una ventina come dice la maggioranza, è possibile però già ragionare sui modi in cui cambierà la pubblicità con la self driving car.
Se l’automobilista non guarderà più la strada, i cartelloni pubblicitari lungo la carreggiata potrebbero perdere di senso ed essere sostituiti dalla raccolta di dati che le aziende possono utilizzare in una serie di modi, per esempio per fornire poi pubblicità mirata per il tipo d’automobilista.
Esiste già qualcosa di simile per la Lexus in Australia, dove la pubblicità è mirata ai passeggeri di lussuose supersportive.
La proliferazione delle auto a guida automatizzata potrebbe ammazzare definitivamente l’ascolto delle radio a bordo, già abbondantemente messo in crisi da Spotify e i sistemi simili.
A beneficiare di un maggiore tempo libero, a scapito anche della radio, saranno le applicazioni mobile, che già ora sono uno dei nostri passatempi preferiti, in particolare i giochi.
Le app diventeranno la nuova frontiera per la pubblicità, fermata solo dalle possibilità della velocità di comunicazione attraverso la rete mobile, ma nulla vieta che in un prossimo futuro il Wi-Fi non sia disponibile lungo le strade più frequentate.
Più in generale, siccome l’impatto maggiore della mobilità automatizzata sarà sulla sicurezza e sulla convenienza, ci saranno notevoli ricadute su altre industrie, non solo sulla pubblicità, e di certo tra queste molte saranno legate al mondo mobile.