F1 GP di Miami: le pagelle
Al Gp di Miami voto 10 per Ocon, 9 per Verstappen, Leclerc e Sainz, 4 per Gasly e Schumacher e voto zero per la cornice
La F1 è sbarcata in Florida per il GP di Miami, e lo ha fatto in maniera a dir poco colorita, forse fin troppo, ma la gara ha riportato in auge il tema delle prime gare. Così, la Ferrari si dimostra ancora una volta fortissima nel guidato, e la Red Bull talmente veloce da rendere vano il DRS della rossa.
Cornice voto 0: lo spettacolo deve essere in pista
Nel GP di Miami è iniziato tutto molto prima, ma non in pista, fuori, nei campi da baseball, da football, e da basket, e con una platea di stelle che hanno interagito con i piloti come in un film hollywoodiano. Omoni carichi di muscoli che urlavano in curva a fianco di piloti che guidavano auto stradali talmente rilassati da sembrare sotto l’effetto della melatonina sono diventati il leitmotiv prima delle prove libere. I Chips che scortavano la golf car con i piloti per il podio hanno rappresentato il tocco finale, che indica cosa sta diventando la F1 oggi. Uno spettacolo a 360°, che non tiene conto del problema principale, quello della difficoltà dei sorpassi anche con il DRS. E’ vero, con l’effetto suolo c’è più azione, ma che Leclerc non sia riuscito a prendere la scia di Verstappen la dice lunga su quanto il regolamento sia meno riuscito di quanto i commentatori dall’ugola calda vogliono farci credere. In tutto questo pandemonio di personaggi musicali, atleti di ogni genere, e personalità della politica, avremmo preferito uno scambio di sorpassi tra i primi due, una lotta vera e non un ritorno alle strategie come unica soluzione per effettuare un sorpasso. Anche perché, se si escludono Red Bull e Ferrari, nemmeno la Mercedes è in grado di lottare per il podio, sempre che una delle 4 monoposto più veloci non abbia qualche inconveniente. In questa situazione l’unica nota positiva è vedere una Ferrari finalmente protagonista.
Ocon voto 10: una gara eroica
Quando parti dal fondo in una gara come il GP di Miami è un terno a lotto, ma evidentemente ad Ocon piace scommettere, e su di sé. Così, partendo bene, e gestendo al meglio la monoposto nelle varie fasi della corsa, è riuscito a risalire fino al settimo posto, facendo persino meglio del battagliero, a volte anche troppo, compagno di squadra con 2 mondiali in bacheca. Difficile chiedergli di più!
GP di Miami: Verstappen voto 9
Quella qualifica che ha illuso tutti i tifosi Ferrari, non ha consentito a Verstappen di raggiungere il massimo voto in pagella. Se avesse centrato la prima fila sarebbe stato da 10, ma l’olandese con il numero 1 sulla monoposto si è rifatto in gara, e con gli interessi. Infatti, ha sorpassato Sainz in partenza, e poi ha sopravanzato Leclerc togliendogli persino la soddisfazione del giro veloce. Non si è nemmeno scomposto per l’ingresso della safety car al giro 43, sapeva di avere una Red Bull irraggiungibile e di poterla guidare come nessun altro.
GP di Miami: Leclerc voto 9
Anche questa volta la Red Bull era troppo veloce, tanto che il DRS si è rivelato inutile, ma Leclerc ha ottenuto la pole position, è stato davanti per diversi giri, ed ha addirittura tentato l’attacco con una safety car finalmente a suo favore. Ma non c’è stato niente da fare, per cui non possiamo dargli più di 9 che, in realtà, è un quasi 10 in realtà, visto che stavolta ha capito quando non era più il caso di rischiare ed era arrivato il momento di pensare alla classifica.
Sainz voto 9: gara di spessore
L’errore nelle libere sarebbe stato pesante per chiunque, ma Sainz è stato capace di resettare tutto, e di conquistare la prima fila senza esagerare. In gara è partito sotto tono, scegliendo di essere sportivo fino al midollo con Verstappen in partenza, e gli fa onore, ma poi con Perez, sul finale, quando c’era da difendere il podio, l’ha fatto con astuzia e coraggio: chapeau.
Gasly voto 4: distratto
Una gara con un certo grado di involuzione per Gasly, il GP di Miami, la F1 lo ha visto sicuramente svolgere corse migliori, e soprattutto correre con maggiore concentrazione. L’incidente con Alonso, di cui Gasly è incolpevole, ha danneggiato la sua Alpha Tauri, ma il girovagare per la pista con la monoposto non perfettamente funzionante ha messo fuori gioco Lando Norris che arrivava da dietro a forte velocità. Sono leggerezze che da un pilota navigato non si accettano, e che determinano il 4 in pagella.
Schumacher voto 4: ha rovinato tutto
Aveva fatto tutto bene Mick Schumacher, stava lottando per la zona punti e aveva sopravanzato il competitivo compagno di squadra Kevin Magnussen, la sua Haas andava bene, e poteva essere anche la sua giornata. Invece no, un incidente con Vettel, l’amico di famiglia, l’ha messo fuori gioco, per cui il voto finale, che avrebbe potuto essere decisamente più alto, è 4. Non è facile gestire la pressione, e con quel cognome è comprensibile, ma basta poco per ottenere molto di più da una Haas che, con il nuovo regolamento, fino ad ora si è rivelata molto competitiva rispetto al passato.