F1 GP di Spagna: le pagelle
L’esame del GP di Spagna è stato superato a pieni voti dalla Mercedes, bene anche Red Bull, da rivedere la Ferrari, male l’Aston Martin e Ricciardo.
Il GP di Spagna è stato vissuto con alti e bassi dai tifosi della Ferrari che, prima si sono esaltati, e poi hanno dovuto subire questa F1 al cardiopalma. Leclerc sembrava aver ipotecato la vittoria, ma è stato tradito dalla power-unit, Sainz ha subito troppo la pressione, e la Red Bull ne ha approfittato per fare doppietta. In ripresa la Mercedes che è riuscita a colmare gran parte del gap con Ferrari e Red Bull grazie agli aggiornamenti.
GP di Spagna, Ferrari voto 7: affidabilità e Sainz da rivedere
La Ferrari è arrivata al GP di Spagna con la speranza di aver risolto il divario velocistico con la Red Bull e, in parte, ha centrato l’obiettivo. La F1-75 sul giro secco è velocissima e in gara con Leclerc sembrava inavvicinabile, anche grazie alle disavventure di Verstappen con il DRS. Poi il disastro, Sainz, che in partenza è stato risucchiato dal gruppo degli inseguitori, ha sbagliato da solo, rendendosi la vita particolarmente difficile. D’accordo che era la gara di Casa, d’accordo che il distacco da Leclerc in qualifica è stato pesante e difficile da mandare giù, ma per essere il pilota spagnolo che vuole sostituire Alonso nel cuore dei connazionali deve impegnarsi decisamente di più. Oltre tutto, la Ferrari per il mondiale costruttori ha bisogno di lui, e anche Leclerc sarebbe più tranquillo con un compagno di squadra capace di guardargli le spalle e di impensierire gli avversari della Red Bull.
Un altro aspetto da analizzare con attenzione è l’affidabilità, in concomitanza degli aggiornamenti, e di una power-unit più potente, il cuore della F1-75 si è scoperto vulnerabile mettendo fuori dalla corsa Leclerc proprio mentre stava dominando e sembrava avviato ad una vittoria schiacciante! La squadra di Maranello dovrà lavorare sodo per evitare altre battute d’arresto, mentre Leclerc sembra essere l’unico in grado di sfruttare al massimo una monoposto sovrasterzante. Ecco un altro limite della rossa, un altro aspetto su cui intervenire per avere 2 monoposto vincenti. Volendo essere ottimisti, si potrebbe tendere a vedere il bicchiere mezzo pieno, in virtù di una competitività ritrovata, ma intanto Leclerc è stato scalzato dalla vetta del mondiale piloti da Verstappen, e la Red Bull ha preso il posto della Ferrari nella classifica dei costruttori, per cui il nostro voto, al team capitanato da Binotto, non può andare oltre il 7.
GP di Spagna: Red Bull voto 8
Il GP di Spagna di F1 ha ribadito ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, che la fortuna aiuta gli audaci. Verstappen stava tirando per raggiungere Leclerc, ha sbagliato, ma poi è riuscito a tornare in pista, a superare Russell senza DRS nel momento più caldo della gara, ed a cogliere una vittoria propiziata dal ritiro Leclerc. Anche Perez ha capitalizzato al massimo l’occasione per fare doppietta, ritrovandosi persino in testa alla gara, per cui le lattine volanti hanno portato a Casa la corsa perfetta quando tutto sembrava remargli contro. Nonostante le difficoltà tecniche, ed un Russell più combattivo che mai, il team di Milton Keynes ha chiuso con un 1-2 micidiale anche in ottica mondiale. Rimane da capire il passo gara di Verstappen in confronto a quello di Leclerc con una vettura senza problematiche, ma le modifiche apportate da Newey sembrano andare nella direzione giusta, e considerando anche le prestazioni di Perez, al momento la Red Bull è la vettura da battere, per cui il nostro voto è 8.
Mercedes voto 9: le modifiche funzionano
Se c’è un team che torna dal GP di Spagna con il sorriso di chi sa di aver trovato il bandolo della matassa, è senz’altro quello Mercedes. Toto Wolff ha finalmente dato ad Hamilton e Russell una monoposto competitiva, e i risultati si sono visti. Senza il problema dei consumi sul finale, le vetture della Stella sarebbero terza e quarta, ma Hamilton è partito dal fondo dopo la toccata in partenza, e Russell ha centrato un podio che, di questi tempi fa notizia, soprattutto per come è arrivato. Non è stato frutto del caso, ma di una gara combattuta e vissuta da protagonista. Quindi il nostro voto è 9.
Aston Martin voto 4: gli aggiornamenti non vanno
Accusata di aver copiato dalla Red Bull, l’Aston Martin non ha conquistato nemmeno un punto nel GP di Spagna, per cui il nostro voto è 4. Vettel è arrivato 11esimo, e Stroll ha ottenuto il 15esimo posto, un risultato non certo in linea con le aspettative di un team che vuole essere protagonista. Le modifiche, oltre ad aver dato adito a polemiche, non hanno sortito i miglioramenti sperati. Di questo passo la stagione potrebbe diventare fallimentare, al punto da indurre il team a decisioni importanti per il suo futuro in F1.
Ricciardo voto 4: l’australiano è sempre più in crisi
Ormai Ricciardo sembra essere destinato a prendere una strada diversa dalla McLaren dalla prossima stagione. Il binomio non ha dato i frutti sperati, e l’australiano continua a non essere all’altezza di Norris, che l’ha battuto anche in Spagna, nonostante avesse dei problemi fisici. Per Ricciardo si annunciano tempi difficili, la sua carriera sembra essersi avviata ad una fase discendente, e considerando la nuova generazione di piloti particolarmente agguerrita e concreta, sarà difficile per lui trovare un team competitivo nel prossimo futuro.