Multe autovelox: nulle senza la prova della taratura
La Cassazione si pronunciata con una sentenza, confermando quando scritto dalla Corte Costituzionale circa un anno fa
Multe autovelox – Poco meno di un anno fa la Corte Costituzionale aveva accettato il ricorso di un automobilista, che aveva lamentato la mancata taratura dell’autovelox, costringendo così la modifica dell’articolo 45 del Codice della Strada ed obbligando i Comuni ad effettuare un periodico controllo di funzionamento corretto dell’apparecchio, pena l’annullamento delle sanzioni.
Con una sentenza pubblicata ieri (n. 9972/2016), come riporta Studio Cataldi, la Cassazione ha confermato quanto scritto dalla Corte Costituzionale nella citata sentenza, aggiungendo la necessità di fornire una prova della revisione. Questo deve avvenire attraverso un certificato di omologazione in originale o in copia autenticata da un pubblico ufficiale, ma non in fotocopia.
Un automobilista, infatti, aveva fatto ricorso contro una multa per eccesso di velocità, lamentando che il giudice aveva omesso di considerare la mancata prova da parte dell’amministrazione comunale dell’avvenuta taratura dell’autovelox. La Cassazione ha accolto la tesi della donna ed ora sarà il giudice del rinvio a doversi pronunciare, accertando se l’apparecchiatura era stata sottoposta o meno alla necessaria verifica di funzionalità.