Home Notizie I pezzi di ricambio dell’auto non arrivano: concessionaria costretta al riacquisto

I pezzi di ricambio dell’auto non arrivano: concessionaria costretta al riacquisto

Viviamo dei tempi difficili. Fra le tante cose che non vanno, c’è anche la crisi nel comparto delle forniture di certe componenti.

I tappi nelle catene di approvvigionamento stanno complicando la vita a tante aziende, comprese quelle del settore automobilistico, che scontano dei problemi nelle forniture. Le implicazioni negative si notano tanto nel ciclo produttivo delle vetture quanto in quello di certi pezzi di ricambio. Il cliente di una Jeep da 30 mila euro è riuscito a rescindere il contratto di acquisto, ricevendo indietro l’intera somma spesa, per un ritardo inaccettabile nella consegna di alcune parti meccaniche sostitutive.

Lunga attesa

Teatro dei fatti l’area del trevigiano, in Veneto. Qui il protagonista della disavventura aveva comprato da poco tempo la sua nuova auto per gli spostamenti quotidiani. Purtroppo, come riferisce “Il Messaggero”, si sono manifestati presto degli inconvenienti, che hanno richiesto la sostituzione in garanzia di alcuni elementi meccanici ed elettronici. Sono cose che possono capitare a tutti i veicoli, quindi non è questo a stupire più di tanto. La cosa veramente fastidiosa, per il cliente della Jeep, è stata l’attesa di tre mesi, senza che dei componenti si sentisse neppure l’odore.

I pezzi di ricambio non arrivano

Le difficoltà nella logistica internazionale e nella supply chain stanno creando un’infinità di disguidi nel comparto industriale e commerciale, anche in ambito automotive. Ne risentono pure i magazzini dei pezzi di ricambio. Alla luce della lunga e vana attesa dei pezzi sostitutivi, l’acquirente della Jeep si è rivolto all’Adiconsum.

Il problema è stato risolto

L’intervento della nota associazione dei consumatori ha costretto la concessionaria a riacquistare l’auto, al prezzo di vendita pieno, ma non avendo una responsabilità diretta sui ritardi nelle forniture dei pezzi di ricambio, penso che questa potrà rivalersi su altri soggetti della catena produttiva e/o distributiva, anche se qui è meglio che parlino persone con competenze giuridiche (in me assenti). Pare di capire che il venditore si sia sbilanciato, assicurando un’attesa meno lunga e pesante, non confermata dai fatti. Questo, forse, ha inciso ulteriormente sullo stato d’animo del ricorrente, ora completamente rifuso.

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