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Supercar: sono pericolose solo se in mani sbagliate

Data la grande potenza e la facilità con cui si lasciano condurre, le supercar hanno bisogno di guidatori consapevoli.

Le chiamano supercar, sono il sogno degli automobilisti, il vanto di personaggi famosi e, di recente, finiscono in prima pagina. Il motivo però non riguarda la loro bellezza ammaliatrice, ma il loro potenziale velocistico che può diventare pericoloso se non gestito con esperienza e consapevolezza.

Gli ultimi episodi di incidenti con le supercar

Ultimamente sono diversi gli episodi che la cronaca riporta, con tanto di dettagli cruenti, in cui le supercar, loro malgrado, sono coprotagoniste. Negli USA una Lamborghini Urus è finita su una casa ed ha preso fuoco, a Fort Lauderdale. Dopo l’impatto con una Nissan Pathfinder ad un incrocio, per un mancato stop, il SUV di Sant’Agata Bolognese è impazzito ed ha preso letteralmente il volo.

A Genova, una Ferrari F8 Spider ha colpito delle auto parcheggiate, nella notte, e poi è piombata a folle velocità sul dehors di un bar. Mentre a Roma, sul GRA, un’Audi R8 è finita contro un’altra vettura e poi si è distrutta con tanto di video documentato dal passeggero mentre, pochi istanti prima, viaggiava a quasi 300 km/h.

Nei primi 2 casi le vetture erano a noleggio ed i due guidatori, di giovane età, si sono dileguati subito dopo l’impatto, anche se il conducente della Urus aveva ferito, in modo leggero, una persona. Nel terzo, purtroppo, il guidatore è deceduto, ed il passeggero, che era al suo fianco, versa in gravi condizioni. Anche in questa circostanza sono rimasti coinvolti due ragazzi.

Supercar velocissime e giovane età, un mix esplosivo

 

Le supercar sono sempre più “cavallate” e sempre più veloci. La tecnologia ha fatto passi da gigante e le sportivissime di ieri fanno quasi tenerezza con i loro 400 CV circa. Adesso, i 600 CV sono all’ordine del giorno, ma si superano facilmente anche gli 800 CV e, da anni, le più veloci in circolazione hanno anche più di 1.000 CV.

Con queste potenze in gioco uno “sparo” da 0 a 200 km/h avviene in tempi rapidissimi, in circa 7-8 secondi ci si ritrova a velocità proibitive su strada, e toccare i 300 km/h è un gioco da ragazzi. Ecco, appunto, i ragazzi. Chi di noi non è stato giovane e spensierato? Ma con una supercar tra le mani forse, anzi, sicuramente, non è l’atteggiamento giusto.

Passare dall’esaltazione all’incubo è un attimo, basta che qualcosa vada storto e ci si ritrova in una condizione difficile da fronteggiare, a meno che non si è dei piloti provetti. La maggior parte dei guidatori non hanno la preparazione necessaria per stare alla guida di tali bolidi, e non basta staccare un assegno per comprarle o noleggiarle, per poterle padroneggiare.

I tanti incidenti di giovani calciatori non sono un caso… Con questo non si vuole colpevolizzare chi costruisce tali gioielli di meccanica e tecnologia, perché, nel tempo, sono diventati sempre più sicuri. Né, tantomeno, puntare il dito sui giovani generalizzando contro le nuove generazioni, ma le leggi della fisica rimangono sempre valide, e quelle non fanno sconti a nessuno, e non possono essere comprate. Infatti, anche chi è più avanti con gli anni può avere le sue difficoltà, ma il coraggio della giovinezza mal si abbina alla consapevolezza delle capacità velocistiche di certe auto.

Corsi di guida ed esperienza per guidarle in sicurezza

Partiamo dal presupposto che gli incidenti possono capitare a chiunque, anche agli esperti, ed anche a chi guida auto convenzionali, ma con le supercar ci vuole una certa esperienza e, aggiungiamo noi, una certa dimestichezza. Non sono pochi i corsi di guida a disposizione, e Ferrari, ad esempio, ne organizza anche di specifici per le auto storiche, più difficili per via dell’assenza di controlli elettronici e del cambio manuale.

In pista si possono capire i limiti reali di tali vetture, con un istruttore a fianco si possono sperimentare, e si possono apprendere le tecniche per tenere a bada una cavalleria che è sempre più vicina a quella di una F1. Ma, soprattutto, ci si può rendere conto dei propri limiti, e di quanto, spesso, ci si sopravvaluti. Negli anni abbiamo guidato diverse supercar, con soddisfazione, gioia, ma anche con qualche brivido, e sempre con quel sano timore che auto del genere debbono infondere.

In pista abbiamo potuto spingerle, su strada, nei limiti del consentito, abbiamo potuto apprezzarle, ma i corsi di guida sono stati fondamentali. Partire dai corsi di guida sicura, come quelli di De Adamich, può essere un’ottima base, anche la scuola di Stohr consente di imparare dall’ABC della guida e, a Vallelunga, ci sono dei corsi ACI decisamente interessanti. Poi si può approfondire la questione con loro o passare a delle scuole specifiche per ogni marchio, dalla AMG alla Ferrari, è sicuramente il miglior regalo che un guidatore di supercar possa farsi!

Oggi, quasi tutte le vetture ad altissime prestazioni sono dotate di un’elettronica che ne tiene a bada, per quanto possibile, il comportamento, ma nel frattempo le potenze sono cresciute, le gomme sono sempre più specialistiche, e si viaggia forte anche con i controlli inseriti. Perciò è necessario sapere cosa può fare e, soprattutto, cosa non deve fare una vettura del genere. Ne va della propria vita e di quella degli altri utenti della strada.

A volte, ci si sente troppo spavaldi, e così anche a bassa velocità possono accadere disastri: la rete è piena di incidenti in partenza o nelle rotatorie. Per cui l’importante è divertirsi in pista, nelle tante giornate organizzate nei vari autodromi, e spesso sono le stesse case con i club a radunare i proprietari. E’ questo il modo giusto per divertirsi al volante. Noleggiare un bolide per un fine settimana e guidarlo, su strada, con il coltello tra i denti, oltre che illegale, è presuntuoso, e fondamentalmente, potrebbe essere letale.

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