Camionista fa l’inversione col TIR: follia in autostrada [Video]
Ormai non ci si stupisce più di niente: purtroppo anche la pazzia è diventata norma.
A volte si ha l’impressione di vivere in un’epoca folle. Gli episodi che la cronaca ci racconta ogni giorno non inducono all’ottimismo. Anche la strada è fucina di comportamenti talvolta assurdi e molto pericolosi, come quello del camionista immortalato nel video. Nei fotogrammi potrete vedere il tizio mentre fa un’inversione in piena autostrada: roba da arresto immediato.
La pazzia va in scena
Teatro dei fatti la A10, nel nodo di Genova, in Liguria. Con un comportamento fuori da ogni logica, l’uomo al volante del mezzo pesante si è concesso una licenza da biasimare con grande forza. Uscito da una galleria, infatti, ha deciso di svoltare a sinistra, per guadagnare l’altra carreggiata, con una serie di manovre che hanno occluso gran parte della sede stradale. Solo l’aiuto giunto dal cielo e la prontezza di riflessi degli automobilisti alle sue spalle hanno evitato una strage. Grazie a Dio nessuno si è fatto male, ma poteva andare in modo ben più drammatico. Nei fotogrammi del video si coglie in pieno l’irresponsabilità del camionista.
Sanzioni pesanti per il conducente
Il comportamento del tizio al volante del mezzo pesante ha messo a rischio la sua incolumità e soprattutto quella degli altri. Le immagini raccolte dalle telecamere di sorveglianza hanno permesso alla polizia stradale di raggiungere subito il camionista irresponsabile, al quale è stata elevata una multa di 8 mila euro, che si è aggiunta al ritiro della patente e al fermo del TIR per 3 mesi. Speriamo gli serva da lezione e che funga da monito per i potenziali emuli.
Dopo il camionista anche un automobilista
Nello stesso punto, alcune ore dopo, anche il conducente di un SUV ha eseguito la stessa manovra: identica sanzione per lui. Gli agenti hanno segnalato i fatti alla Procura della Repubblica di Genova, che potrebbe assumere ulteriori provvedimenti nei confronti dei due guidatori irresponsabili, la cui condotta si configura come un oltraggio al buonsenso e alla sicurezza pubblica. Ci si chiede: è mai possibile che possano accadere cose del genere in una società culturalmente evoluta?