Volkswagen affronta la crisi del vetro
La Volkswagen si premunisce di ricambi per i vetri delle auto. Gli automobilisti pagheranno il prezzo più alto.
A quanto pare anche colossi come Volkswagen soffrono la crisi energetica provocata dalla parziale interruzione dei flussi di gas russo. Così, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la Casa tedesca starebbe riempiendo i magazzini di parabrezza ed altri cristalli per fronteggiare la tanto temuta crisi del vetro.
La Volkswagen è previdente verso la crisi del vetro
Il comparto produttivo del vetro è sicuramente uno dei più soggetti alle problematiche generate dalla diminuzione del gas russo. Per questo la Volkswagen si è affrettata a fare scorta di ricambi in merito. Infatti, l’industria del vetro è altamente “energivora”, di conseguenza un’eventuale interruzione di gas in arrivo dalla Russia avrebbe degli effetti devastanti. Si rischia di ripetere, se non di peggiorare, quanto è accaduto con i microchip ed i semiconduttori.
In Europa c’è chi corre ai ripari e chi rischia
Consapevoli del fatto che le vetrerie necessitano di grandi quantitativi di gas, oltre alla Volkswagen, che non può certo permettersi di costruire le sue vetture senza cristalli, sono diverse le aziende europee che stanno affrontando la questione. La Veltins, ad esempio, ha già riempito i magazzini di una scorta di bottiglie pari ad un anno. In pratica, ha investito di più oggi per non incorrere in problematiche nel lungo periodo. Mentre a Murano i costi del gas potrebbero bloccare la produzione al rientro dal periodo estivo. Dopo la Casa di Wolfsburg, anche Audi è preoccupata per la situazione, ed una nuova crisi produttiva del comparto automotive potrebbe indurre altri costruttori a prendere provvedimenti a riguardo.
Gli automobilisti pagheranno il prezzo più alto
Come spesso accade in queste vicende, saranno gli automobilisti a pagarne le conseguenze. Infatti, se la produzione delle vetture Volkswagen e di altri brand subirà un ulteriore rallentamento, le auto disponibili avranno prezzi più alti, o sconti più bassi, mentre i tempi di attesa per un modello da costruire da zero aumenteranno. Di conseguenza, anche i prezzi dell’usato saranno destinati a salire. Se a questo aggiungiamo il caro bollette ed i rincari a cascata che l’aumento del costo energetico riversa su prodotti di generi differenti, il quadro si prospetta piuttosto allarmante.