Jaguar Land Rover: flotta benefica ai tempi del Coronavirus
Una flotta di veicoli a sostegno dei partner umanitari, in piena emergenza Covid-19: Jaguar Land Rover ringrazia così quanti lottano contro il virus
Jaguar e Land Rover danno un’altra prova di solidarietà, in un momento di delicata crisi planetaria, determinata dalla diffusione del Coronavirus. La multinazionale automobilistica inglese, con sede a Coventry, ha messo oltre 160 veicoli a disposizione delle organizzazioni che gestiscono servizi di emergenza in tutto il mondo.
Il primo stock -pari a 57 unità (27 delle quali sono nuove Defender del parco stampa)- sta già operando nel Regno Unito, al servizio della Croce Rossa Britannica, per portare cibo e medicine alle persone più bisognose e vulnerabili di quella regione del mondo.
Sempre nell’ottica del supporto alle attività di chi lavora in favore degli altri, in questa difficile emergenza epidemiologica da Covid-19, un’altra flotta di mezzi, composta da 65 veicoli, è stata assegnata alle organizzazioni della Croce Rossa che operano in Australia, Spagna, Sudafrica, Francia ed Italia. Le auto che mancano ancora all’appello, rispetto alle oltre 160 messe a disposizione da Jaguar e Land Rover, andranno a potenziare presto la pianta logistica dell’assistenza in altri paesi del mondo.
Il gruppo automobilistico inglese sta anche sostenendo il Servizio Sanitario Britannico con erogazioni di equipaggiamenti di protezione per gli operatori sanitari, chiamati all’azione di contrasto al Coronavirus, e sta pure mettendo il suo know-how tecnologico al servizio del governo britannico per dare aiuto in altre dimensioni.
Queste le parole di Finbar McFall (Jaguar Land Rover Customer Experience Director): “Faremo tutto il possibile per offrire sostegno alle persone in difficoltà in tutto il mondo. La nostra partnership con la Croce Rossa risale ad oltre 65 anni fa, e lavoriamo al fianco di questa organizzazione per sostenerla in questa emergenza sanitaria mondiale. Daremo il nostro aiuto anche alle nostre comunità locali. Possiamo tutti cooperare portando aiuto ai vulnerabili durante questa pandemia“.