Ferrari: lo show delle finali mondiali ad Imola
Dalle vetture del glorioso passato alle 499P e 296 GT3 pronte per vincere domani.
Le finali mondiali Ferrari di Imola sono state particolarmente speciali, perché al di là dell’azione in pista, è stata svelata al grande pubblico la 499P. Si tratta della vettura con cui il Cavallino Rampante tornerà a correre nella classe regina del mondiale endurance.
Ferrari amplia i suoi orizzonti agonistici con la 499P
La Ferrari 499P sarà la protagonista delle gare del domani nel WEC, il mondiale endurance, dove debutterà nella 1000 Miglia di Sebring. La sua classe è la LMH, quella più importante per prestazioni e per difficoltà progettuale, visto che ogni componente dell’auto sarà realizzata dal Costruttore. Sotto le forme figlie di un’aerodinamica estrema, realizzate in collaborazione con il centro stile capitanato da Flavio Manzoni, si cela una power unit potentissima da ben 700 kW complessivi. Infatti, è figlia della combinazione tra un motore termico, montato in posizione centrale-posteriore, e di un motore elettrico, situato sull’asse anteriore. Un binomio che consente, in alcuni frangenti, di avere la trazione sulle quattro ruote. Il cambio è sequenziale a sette rapporti.
La Ferrari 296 GT3 per rendere felici anche i clienti
Oltre al prototipo che ha la missione di conquistare la mitica 24 Ore di Le Mans, e di riportare al vertice delle ruote coperte una vettura del Cavallino dopo 50 anni, ad Imola era presente anche la nuovissima Ferrari 296 GT3. Si tratta dell’auto che succederà, agonisticamente, alla 488 GT3. Deriva dalla 296 GTB, nata per essere la base della sorella da competizione. Porta a battesimo soluzioni inedite per il Brand di Maranello, come l’ala con attacco a collo di cigno, e vanta un carico verticale superiore del 20% ed una rigidezza torsionale cresciuta del 10% rispetto alla 488 GT3. Anche il motore cambia, diventa a 6 cilindri, con un angolo di 120° tra le bancate ed il doppio turbocompressore situato in posizione centrale, in alto, al centro delle stesse.
Rispetto alla vettura stradale non c’è più la parte ibrida, per ragioni regolamentari, per cui la potenza scende a 600 CV, ed il cambio, ad attuazione elettrica, è un Xtrac a 6 marce con frizione monodisco elettronica gestibile dal volante. Anche il passo è stato incrementato di 1,6 cm. Inoltre, l’auto presenta componenti che possono essere smontate rapidamente per velocizzare le riparazioni in pista, ed un volante che racchiude tutti i comandi principali. E’ stata migliorata in tutte le aree in confronto alla 488 GT3 in base alle richieste dei clienti, che sono quelli che poi la guideranno su tutte le piste del mondo oltre ai piloti ufficiali. Se la 499P scenderà in pista per la prima volta nella 1000 Miglia di Sebring, la 296 GT3 farà il suo debutto in occasione della 24 Ore di Daytona. Nel frattempo, gli acquirenti potranno divertirsi a configurala sul sito del Cavallino Rampante, alla stregua di un’auto stradale.
Parata finale con le nuove nate dopo le finali del Challenge
Sia la 499P che la 296 GT3 sono state protagoniste della parata delle finali 2022 insieme alle F1 dei clienti più facoltosi. In tutto questo turbinio di emozioni i piloti del Ferrari Challenge hanno regalato spettacolo tra i cordoli. Il trofeo Pirelli è andato a Thomas Neubauer, che ha trionfato davanti a John Wartique ed a Doriane Pin. Marco Pulcini ha conquistato il titolo in classe AM. La finale mondiale per la Coppa Shell invece ha visto dominare Franz Engstler. Al secondo posto si è piazzato Axel Sartingen, mentre è arrivato terzo Ernst Kirchmayr.