Le Ferrari e le altre auto da sogno della collezione Glickenhaus
James Glickenhaus ama le belle macchine e vanta una cultura motoristica di alto livello, che gli permette di fare grandi acquisti con le sue mille risorse.
Nella collezione personale di James Glickenhaus ci sono auto di altissimo pregio. Il grande appassionato statunitense è attivo nei settori dell’alta finanza, del cinema e dell’automobilismo. Vanta anche una cattedra onoraria all’università di New York.
Il suo garage da sogno custodisce diverse Ferrari, stradali o da gara, alcune delle quali in esemplare unico, ma non mancano modelli preziosi di altri marchi, che allargano il ventaglio di pezzi speciali della raccolta, nota in ogni angolo del pianeta.
Il ricco uomo d’affari americano ha un entusiasmo contagioso per le opere d’arte a quattro ruote, che colleziona con grande amore. Inoltre è una gran bella persona e brilla sul piano umano. Vedere tanti gioielli nelle mani di un uomo di tale spessore fa solo piacere. Glickenhaus è un vero intenditore e cerca di guidare il più spesso possibile i capolavori che possiede, per la gioia sua e di chi li vede in azione. Grandi auto, quindi, per un grande uomo.
Ferrari 159 Spyder Corsa
Uno dei pezzi più forti della sua collezione di fuoriserie è la Ferrari 159 Spyder Corsa. Si tratta di una barchetta del 1947 spinta da un motore V12 di 1.9 litri, capace di sviluppare la considerevole potenza di 125 cavalli a 6850 giri al minuto. Grazie all’impiego della lamiera di alluminio per la carrozzeria, su telaio tubolare in acciaio, il peso è molto basso, assicurando soddisfacenti livelli di brio. I freni a tamburo svolgono bene il loro lavoro, garantendo un discreto mordente. È la più antica Ferrari esistente, la terza vettura prodotta da Enzo Ferrari, la prima vettura per i clienti.
Ferrari 330 P3/4
Un sogno destinato a pochi eletti, con patrimoni da favola. Nella sua meccanica di alta classe si condensa la migliore tradizione del mito di Maranello. La Ferrari 330 P4 è una superba opera d’arte, con una suggestiva armonia di forme. In tanti credono che sia la più bella Sport del firmamento automobilistico. Spinta da un motore V12 di 4 litri, curato da Franco Rocchi, con 450 cavalli all’attivo, si impose nel combattuto Mondiale Marche del 1967. Memorabile l’arrivo in parata alla 24 Ore di Daytona di quell’anno.
Ferrari P4/5
Esemplare unico, nato sulla base della Enzo, sperimenta un nuovo lessico stilistico che interpreta in chiave moderna la 330 P4. La sua linea lascia estasiati, immersi nell’incanto delle sinuose curve e delle magiche e perfette proporzioni da top model. Le prestazioni sono sbalorditive, grazie al vigore del motore sei litri a 12 cilindri da 660 cavalli, all’attento studio aerodinamico e al peso, ancora più basso di quello della Enzo, di cui eredita la struttura fondamentale, a cominciare dalla cellula di sopravvivenza. Presentata al Concorso di Eleganza di Pebble Beach del 2006, la P4/5 è subito diventata una instant classic.
Ferrari Modulo by Pininfarina
Lanciata nel 1970, questa dream car è presente in tutti i libri di storia dell’automobilismo. Il suo approccio stilistico farà scuola e darà ispirazione per altre proposte successive. Lunga 4.48 metri, larga 2.04 metri ed alta 0.93 metri, questa navicella spaziale su quattro ruote nacque su base 512 S ed è una delle dream car più celebri di tutti i tempi. Decine i riconoscimenti guadagnati negli anni. Oggi la maquette è stata trasformata in prototipo marciante, grazie ai tecnici della MAT di Torino.
Dino 206 S Berlinetta Competizione
Presentata al Salone di Francoforte del 1967, questa concept car si offre allo sguardo con uno stile sensuale e lezioso, che entra nel cuore dalla porta principale. Il sistema di apertura delle porte, il parabrezza fortemente arrotondato, le linee morbide e l’ala posteriore consegnano un look unico e di carattere. Una piccola Ferrari, ma di straordinaria bellezza, che deve rendere grazie all’estro di Pininfarina. Sul fronte propulsivo, la spinta è affidata a un V6 Dino da 2 litri, con 180 cavalli di potenza.
Alcune delle altre
Della collezione di James Glickhenaus fanno parte anche tanti altri modelli, come la sua splendida SCG P 4/5 Competizione del 2010, ma ci sono pure: la Ferrari GTB Turbo (1988) ex Nino Vaccarella; la Baja Boot (1967), la Ford MKIV J6 (1967), la straordinaria Ferrari 412P telaio 0854 (1967), la Lola T-70 Sl 71-32 (1966), la Chevrolet Belair Convertible (1957), la Stutz DV-32 (1932), la Duesenberg J446 (1931).
Fonte | Scuderia Cameron Glickenhaus