Caro benzina: Governo modifica decreto e punta sull’IVA
Per calmare i sindacati e contrastare il caro benzina il Governo si sta muovendo con alcune interessanti proposte.
Probabilmente non si può considerare una vera e propria marcia indietro, ma all’interno del Governo italiano qualcosa si muove per quanto riguarda la polemica scatenata dal caro benzina derivato dal mancato rinnovo del taglio delle accise.
Caro benzina: arriva la modifica del decreto
Ieri sera si è infatti riunito il Consiglio dei Ministri per modificare il decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti che era stato approvato lo scorso 10 gennaio, decisione spinta dalla minaccia di agitazioni da parte dei sindacati di categoria. Questi ultimi avevano infatti indetto uno sciopero dei benzinai per il 25 e il 26 gennaio perché si sentono “parte lesa”.
Caro benzina: arrivano le accise mobili?
La decisione di modificare il decreto non è l’unica presa dal Governo che ha aperto alla possibilità di finanziarie una riduzione del costo dei carburanti, sfruttando (su base quadrimestrale) un eventuale maggior gettito dell’Iva.
Il testo approvato dal C.d.M. risulta il seguente:
È stabilito che, in presenza di un aumento eventuale del prezzo del greggio e quindi del relativo incremento dell’IVA in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato possa essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa.
Il testo lascia intendere quindi che nel prossimo futuro potrà paventarsi la possibilità di introdurre quella che viene chiamata “accisa mobile“. Già prima del Consiglio dei Ministri di ieri sera, Palazzo Chigi aveva aperto alla possibilità di rinnovare il taglio delle accise: ricordiamo che fino allo scorso novembre il taglio era di 18,3 centesimi, mentre prima era pari a 30,5 centesimi.
Ad esporsi sul tema dell’ “accisa mobili” era stato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante le risposte alle interrogazioni parlamentari dei senatori Turco (M5S), Magni (Misto) e Nicita (PD). L’idea di questo sistema che si basa sulla riduzione delle accise sui carburanti nel caso in cui aumentano i costi della materia prima, era stata lanciata per prima da Fegica (Federazione italiana gestori carburanti e affini) e adesso il Governo sta pensando di adottarla davvero.
Le valutazioni del Governo
Ovviamente non è tutto oro quel che luccica, per dare il via alla cosiddetta accisa mobile, l’esecutivo dovrà prima valutare se l’andamento dei prezzi alla pompa saranno frutto di dinamiche esterne (come, ad esempio, la guerra in Ucraina), oppure determinati da speculazioni e scarsa trasparenza degli operatori nazionali del settore. Solo successivamente Palazzo Chigi valuterà eventuali iniziative da adottare.
Convocati i sindacati
Nel frattempo, il Governo ha convocato i benzinai oggi, 13 gennaio, alle ore 11:30 presso la sala Verde di Palazzo Chigi alla presenza dei Ministri Adolfo Urso, Giancarlo Giorgetti e il SS. Alfredo Mantovano.