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Assicurazione auto: come si calcola

Quali sono le “voci”, molte delle quali variabili, che concorrono a determinare i costi da sostenere per assicurare un’auto.

Come si calcola l’importo dell’assicurazione auto? Quali sono gli elementi che ne determinano l’ammontare? Quanto incidono i dispositivi di ausilio attivo alla guida, l’età del contraente, la sua anzianità di patente, la classe di merito, il luogo dove risiede e le eventuali garanzie accessorie?

In questo approfondimento facciamo chiarezza sull’importante questione del calcolo di una polizza di assicurazione per l’auto: criteri che ne determinano l’ammontare, caratteristiche del veicolo e personali dell’automobilista, le garanzie accessorie e il tipo di polizza che si sceglie.

Dati che incidono sul costo del premio

Esistono diversi parametri-base che influiscono sulla determinazione del premio assicurativo (ci si riferisce, qui, alle autovetture):

  • Anzianità del veicolo, calcolata in base alla data di prima immatricolazione;
  • Caratteristiche del mezzo: alimentazione, cilindrata, dotazioni di serie;
  • Equipaggiamenti di sicurezza presenti a bordo della vettura;
  • Installazione della “scatola nera”;
  • Storia assicurativa dell’automobilista, cioè la sua classe di merito di provenienza;
  • Età dell’assicurato;
  • Anzianità della patente di guida;
  • Luogo di residenza;
  • Garanzie accessorie.

Caratteristiche della vettura

In linea di massima, un’auto di immatricolazione più recente può risultare meno onerosa, dal punto di vista del calcolo del premio assicurativo Rc Auto richiesto al contraente, rispetto ad una vettura di pari caratteristiche tuttavia più datata. Si ritiene, in effetti, che un’auto di ultima generazione, oppure in generale costruita da non molto tempo, è più sicura ed efficiente ed equipaggiata con sistemi di sicurezza attiva ed ausilio attivo alla guida più aggiornati.

Ad esempio: la presenza di dispositivi che aiutano il conducente a tenere sotto controllo la velocità del veicolo e ad evitare gli incidenti, come Cruise control, frenata autonoma d’emergenza con riconoscimento pedoni, ostacoli e altri veicoli, e riconoscimento dei segnali stradali.

Anche l’adozione della “scatola nera” incide in modo particolare sul calcolo dell’Rc Auto: la “black box”, presente da alcuni anni tra le offerte accessorie di gran parte delle Compagnie assicuratrici, è in grado di registrare il comportamento del conducente, le sue eventuali responsabilità in caso di sinistro e, quindi, aiutare una precisa ricostruzione della dinamica di un incidente. Ma anche la localizzazione del veicolo in caso di furto.

In sintesi: più “controlli” ci sono, tanto più il costo del premio assicurativo potrà rivelarsi vantaggioso.

La potenza della vettura influisce sul costo dell’assicurazione?

I kW erogati dal motore sono determinanti per la tassa di proprietà (bollo auto), mentre ai fini assicurativi possono rientrare la cilindrata del motore e la tipologia del veicolo (una citycar possiede un “peso” assicurativo differente rispetto ad un’auto sportiva o un SUV), così come l’utilizzo del veicolo, se per lavoro o solamente per la propria vita privata.

L’alimentazione del veicolo può essere uno degli elementi che incidono sul calcolo del premio Rc Auto: le statistiche, a questo proposito, indicano che le vetture alimentate a gas (metano o GPL) e a motore diesel possono richiedere un costo maggiore per l’assicurazione in quanto il chilometraggio medio annuo è più elevato rispetto alle auto a benzina. Si tratta, in ogni caso, di elementi da valutare caso per caso, perché – come si indicava più sopra – ci sono da considerare anche le dotazioni di sicurezza, l’età e l’anzianità di patente dell’assicurato, il luogo di residenza e – come sempre più spesso avviene – la percorrenza annua che viene dichiarata al momento del calcolo di un preventivo di assicurazione.

Caratteristiche personali dell’assicurato

Essenziali, per il calcolo della polizza Rc Auto, sono i parametri personali del contraente:

  • Età e anzianità della patente. Il costo di un premio di assicurazione Rc Auto per un neopatentato giovane di età è più alto rispetto a quello che viene richiesto per un “conducente esperto”, cioè una persona che abbia conseguito la patente da diversi anni e sia più “anziana” dal punto di vista anagrafico;
  • Classe di merito di provenienza. Questo è un altro dato fondamentale: indica, in parole povere, la sinistrosità dell’assicurato, il che determina un costo maggiore o minore dell’Rc Auto in base alla condotta della persona che vuole assicurarsi, nei cinque anni precedenti. Va comunque precisato che dal 2020, con l’istituzione della Rc Auto familiare, è possibile l’utilizzo della classe di merito migliore (cioè quella più bassa) fra i componenti di uno stesso nucleo familiare che siano conviventi, e per tutti i veicoli a loro intestati: a patto che non si abbia provocato alcun incidente nei cinque anni precedenti;
  • Luogo di residenza. Chi abita in una località dove statisticamente il rischio di incidenti o di furti è più elevato, è possibile che debba pagare un premio più alto. Analogamente, conta anche il posto nel quale si tiene la vettura parcheggiata nelle ore notturne: per la strada, in un posto auto recintato, un posto auto coperto e chiuso all’esterno oppure un box o garage privato.

Franchigia, garanzie accessorie, massimali

Oltre alle caratteristiche della vettura ed a quelle personali del contraente, il calcolo del premio assicurativo per la copertura della propria auto tiene conto di ulteriori parametri.

  • Ammontare della franchigia. Si tratta, alla più semplice, della cifra al di sotto della quale il risarcimento a terzi è completamente a carico dell’assicurato. Più è elevato il valore della franchigia, minore sarà il costo della polizza di assicurazione, perché a rifondere di eventuali piccoli danni sarà il contraente stesso;
  • Massimali. Con questo termine vengono indicati gli importi massimi di risarcimento da parte della Compagnia assicuratrice. Il massimale minimo viene stabilito dalla legge, quindi non è possibile chiedere un massimale più basso magari per “spuntare” qualcosa in meno sul costo della polizza. Per converso, si può indicare l’importo massimo di risarcimento, che ovviamente più è elevato, più inciderà sul prezzo della polizza;
  • Garanzie accessorie. Sono le coperture assicurative in aggiunta che possono essere scelte al momento della sottoscrizione del contratto: infortuni, Incendio-furto, atti vandalici, assistenza stradale, eventi atmosferici e così via;
  • Polizza Kasko. Questa polizza serve a copertura dei danni alla vettura anche in caso di incidente con colpa da parte del contraente. L’importo massimo di indennizzo, nella polizza Kasko, viene calcolato con alcune formule che possono essere scelte quando si sottoscrive il contratto: ad esempio, Kasko a valore intero, Kasko a rischio relativo (dove l’importo massimo è in funzione del valore della vettura da assicurare), Kasko a primo rischio assoluto, che stabilisce un massimale di risarcimento fisso indipendentemente dal valore del veicolo.

Altre “voci” che incidono sul costo della polizza di assicurazione auto sono: l’imposta sulla responsabilità civile (12,50%, percentuale che può variare del 3,5% in più o in meno dalle Province), il contributo del Sistema Sanitario Nazionale (10,5%), e i caricamenti, cioè gli oneri accessori a copertura delle spese sostenute dalla Compagnia assicurativa (costi di acquisizione nuovo cliente, spese di gestione contratto, provvigioni agli agenti).

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