F1, Lewis Hamilton: 10 anni in Mercedes e spiega perchè è stata una scelta vincente
Il pilota inglese, sette volte Campione del Mondo, racconta come è nata l’opportunità di andare in Mercedes e spiega perchè l’ha sempre considerata una scelta giusta.
Tutto ebbe inizio in Australia, a Melbourne, nel 2013, prossima tappa del Mondiale di F1 2023 e, coincidenza, primo gran premio di Lewis Hamilton alla guida della Mercedes. La sua scelta non fu giudicata ottimale da un punto di vista prestazionale. Lasciare la McLaren e optare per “la freccia d’argento” significava all’epoca decidere di guidare per un team che nel campionato 2012 si era confermato come quinta forza dello schiermaneto.
“Non ho avuto ripensamenti…”
A tal proposito Lewis Hamilton ricorda: “Tante persone mi hanno detto che avevo sbagliato, ma dentro di me sapevo che se non avessi preso questa decisione me ne sarei pentito. Non ho avuto ripensamenti, anche se ricordo che durante la pausa natalizia mi sono ritrovato seduto ad osservare le montagne innevate pensando: spero di aver preso la decisione giusta. Ho deciso di farlo, e daremo tutto. Ho anche pensato che sarebbe stato bello ottenere una vittoria in quella prima stagione in Mercedes, e ci siamo riusciti”.
Hamilton e il cambiamento
Una vittoria nel primo anno con Mercedes era il sogno di Lewis; pensate un po’ da dove è partito Hamilton e la storia che ha scritto. Quando decise di firmare per la “stella a tre punte” era stufo di stare in McLaren e aveva bisogno di nuovi stimoli, aveva voglia di lavorare in un ambiente diverso e con persone diverse. Hamilton racconta che “era una sensazione che avevo da tempo. Volevo qualcosa di nuovo. Ero stimolato dall’idea di lavorare con nuove persone ed entrare in una squadra che non era ancora al vertice, portando con me tutto ciò che avevo imparato provando ad applicarlo in un nuovo gruppo di lavoro. Ero entusiasta, ero al corrente dei progetti di ampliamento della squadra, stavano facendo tutto il possibile per puntare in alto, e mi sono fidato di quanto diceva il mio istinto. Mi sono ritrovato parte di un fantastico team con il quale ho percorso un incredibile viaggio che è ancora in corso. È stato un rischio? Certo! Quando prendi delle decisioni che comportano dei cambiamenti è sempre un rischio. Ma non mettersi in gioco è come non vivere al massimo, sfidare costantemente me stesso e le persone intorno a me è ciò che amo fare”.
Il ricordo del primo giorno e la sfida di oggi
Questa tenacia e un team al top hanno consentito a Hamilton di conquistare sette titoli mondiali, 82 vittorie e 77 pole position, anche se tra i ricordi più belli di Lewis c’è sempre il primo giorno in cui si è recato a Brackley per la firma del contratto con la Mercedes e per fare il suo seggiolino: “lo ricordo bene, il montaggio del mio primo sedile Mercedes e tutte le modifiche che ho fatto! All’epoca lo sterzo e la posizione di guida erano molto alti, ricordo di aver abbassato il piantone perché preferisco una posizione più bassa, e poi mi sono messo a lavorare sul sedile. Erano un po’ scioccati dal fatto che stavo modellando il mio sedile, non erano abituati a vedere un pilota che si occupa personalmente delle modifiche”. Hamilton conserva ancora oggi la stessa tenacia e mette ogni giorno, in fabbrica, in pista, in monoposto, lo stesso impegno che lo ha premiato negli ultimi dieci anni. alla fine del suo racconto, lancia una sfida e una scommessa: “sappiamo di non essere perfetti e che possiamo sempre essere migliori. Non abbiamo una grande macchina in questo momento, ma stiamo facendo i nostri passi e sappiamo che possiamo tornare in testa. È la sfida più difficile che stiamo affrontando insieme, tornare dove vogliamo essere e raggiungere la Red Bull. E quando arriverà quel momento sarà molto, molto speciale”.