Renault, Luca de Meo: “Vogliamo una politica industriale che difenda l’Europa dalle aziende cinesi”
Renault: il numero uno del gruppo francese Luca de Meo chiede all’Europa una nuova politica industriale per proteggersi dai cinesi
Mentre i marchi automobilistici cinesi iniziano a proliferare in Europa, l’industria automobilistica del Vecchio Continente inizia a soffrire di questo fenomeno. Per questo Luca de Meo, a capo del Gruppo Renault e presidente dell’Acea, chiede una nuova politica industriale per proteggere l’Europa dai marchi stranieri come Tesla e dai marchi cinesi.
Renault: Luca de Meo chiede all’Europa una nuova politica industriale per proteggersi dai cinesi
In un’intervista rilasciata ai media francesi, de Meo ha detto a diversi politici dell’Unione europea che “l’Europa si trova ad affrontare grandi sfide” e che l’alienazione dell’industria automobilistica europea porterà ad un “deficit strutturale bilancia commerciale” per l’Europa. Luca de Meo avverte inoltre che l’abbandono dei motori termici a partire dal 2035 potrebbe significare una diminuzione della competitività dell’industria automobilistica europea. “Il motore a combustione interna ha funzionato per un secolo come barriera protettiva per noi europei”, ha affermato.
Lo stesso de Meo ha anche aggiunto che in Europa manca una “visione olistica” riguardo alla regolamentazione dell’industria automobilistica. Egli avverte che “gli Stati Uniti stimolano la propria industria, mentre i cinesi la organizzano pianificando”. Inoltre, il capo del Gruppo Renault ha aggiunto che, negli ultimi 20 anni, le automobili sono diventate più pesanti del 60% e più costose del 50%, il che ha portato ad aumentare l’età media del parco auto da 7 anni a 12 anni.
Per questi motivi Luca de Meo sollecita una nuova politica industriale per lottare “contro la proliferazione anarchica delle dittature di vario potere”. La soluzione proposta dal presidente dell’Acea è uno “sportello unico per le normative sulla mobilità e nel settore automobilistico” nonché un “quadro stabile di regole e standardizzazione in tutta Europa”.
Luca de Meo aggiunge infine che i settori minerario, chimico, energetico, manifatturiero, infrastrutturale, gli enti nazionali e locali devono avere un ruolo più importante nella catena del valore. “Aggiungo queste proposte al dibattito perché queste sfide si pongono davanti a tutti: politici, costruttori, parti interessate, cittadini. Per dare una risposta comune, smettiamo di vedere l’industria automobilistica come un problema e allora diventerà parte della soluzione”