La fabbrica sostenibile di Seat: riduzione delle emissioni del 69%
Seat dimostra di essere in prima linea per cambiare il mondo dell’auto, attraverso un processo che ha reso più sostenibili le sue fabbriche
Nel 2023 la SEAT S.A. ha ottenuto i migliori risultati di sostenibilità della sua storia, grazie all’efficacia dei suoi progetti strategici nelle aree ambientali, sociale e di governance (ESG). Dal 2010 l’azienda ha ridotto del 53% l’impatto ambientale dei suoi stabilimenti di Martorell, Barcellona ed El Prat, migliorando i processi produttivi. Nell’ultimo anno ha anche implementato programmi di benessere e diversità che hanno avuto un impatto diretto sull’intera forza lavoro, oltre a rafforzare la struttura di governance.
“La sostenibilità è un pilastro fondamentale della strategia aziendale della SEAT S.A. ed è al centro del processo di trasformazione che stiamo intraprendendo verso l’elettrificazione”, ha spiegato Markus Haupt, Vicepresidente esecutivo per la produzione e la logistica della SEAT S.A. “Abbiamo puntato a ridurre l’impatto ambientale nell’area specifica della produzione del 50% entro il 2025, obiettivo che abbiamo già raggiunto. Ora stiamo procedendo per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio nei nostri stabilimenti entro il 2040, in linea con la strategia del Gruppo Volkswagen”.
Seat e un processo virtuoso
SEAT S.A. si è impegnata a fondo per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle sue strutture. Nel 2010, l’azienda ha iniziato a misurare i fattori chiave che le hanno permesso di comprendere la reale impronta dei suoi processi e di attuare programmi di miglioramento efficienti. I risultati della SEAT S.A. in cinque indicatori chiave del processo produttivo, stabiliti dal Gruppo Volkswagen, sono i migliori registrati dall’azienda nella sua storia, e l’impatto ambientale dei centri di Martorell, Barcellona ed El Prat è stato ridotto a meno della metà in questo periodo.
In primo luogo, il consumo di energia è stato ridotto del 33% dal 2010 grazie a misure di efficienza e a miglioramenti organizzativi su cui l’azienda continua a concentrarsi. Per quanto riguarda l’elettricità, dal 2012 tutti i consumi provengono da fonti rinnovabili al 100%. In secondo luogo, la riduzione del 69% delle emissioni di anidride carbonica ottenuta dal 2010 indica la strada da seguire nei prossimi anni. In linea con gli obiettivi di decarbonizzazione del Gruppo Volkswagen, la SEAT S.A. raggiungerà la neutralità di carbonio in tutti i suoi stabilimenti entro il 2040 e per l’intera azienda entro il 2050.
Anche la riduzione del consumo di acqua è stata una priorità negli ultimi anni. Soprattutto negli ultimi mesi, vista la grave siccità che ha colpito la Catalogna. Dal 2010 la SEAT S.A. ha ridotto del 45% il consumo d’acqua necessario per produrre un’auto nei suoi stabilimenti. L’azienda ha adottato misure per ottimizzare i processi, oltre a lavorare su azioni future incentrate sull’installazione di tecnologie più efficienti e sulla promozione del ricircolo dell’acqua.
Nuovo impulso alla sostenibilità
Il percorso di SEAT S.A. verso la sostenibilità mira a garantire un miglioramento continuo che abbia un impatto a breve e a lungo termine. In linea con questo obiettivo, negli ultimi mesi l’azienda ha avviato progetti chiave come SEAT al Sol 2. A partire dal 2025, gli impianti disporranno di 39.000 pannelli solari su una superficie di 233.000 metri quadrati a Martorell, El Prat e Barcellona e genereranno 29 gigawatt all’ora (GWh), triplicando la capacità di autogenerazione di energia rinnovabile della SEAT S.A..
Nel 2023, la SEAT S.A. ha iniziato l’installazione del primo forno di essiccazione delle vernici del Gruppo Volkswagen, 100% elettrico, a Martorell, che è entrato recentemente in funzione. Si tratta di una soluzione altamente efficiente che riduce al minimo le perdite di calore e il consumo energetico del 25%, con un risparmio di 2.500 tonnellate di CO2 all’anno, equivalente a più di 550 auto a combustione in funzione per un anno. Questo progetto è stato finanziato dall’Unione Europea con i fondi Next Generation EU attraverso il Ministero dell’Industria, del Commercio e del Turismo.