Auto elettrica in difficoltà: 3 su 10 pronti a tornare all’endotermico
Secondo un sondaggio della McKinsey sarebbero 3 proprietari su 10 quelli che pensano di lasciare la tecnologia a batteria per tornare ai motori termici quando dovranno sostituire l’auto. Il numero diventa più preoccupante negli USA, dove i delusi sono quasi 5 proprietari di veicoli elettrici su 10. Questi sono i dubbi che ruotano attorno all’auto
Secondo un sondaggio della McKinsey sarebbero 3 proprietari su 10 quelli che pensano di lasciare la tecnologia a batteria per tornare ai motori termici quando dovranno sostituire l’auto. Il numero diventa più preoccupante negli USA, dove i delusi sono quasi 5 proprietari di veicoli elettrici su 10. Questi sono i dubbi che ruotano attorno all’auto elettrica.
Lo studio di McKinsey e i dubbi degli automobilisti
Lo studio “Mobility Consumer Pulse 2024” condotto da McKinsey vengono immagazzinate risposte fornite da più di 30.000 possessori di auto nel mondo (elettriche e no) provenienti dai 15 Paesi più importanti del mercato mondiale, che totalizzano l’80% delle vendite totali. Per la mobilità elettrica il quadro è poco rassicurante: tra i possessori di EV, il 29% dichiara la volontà di ritornare a guidare un’auto a benzina o diesel, percentuale che negli USA tocca addirittura il 46%.
In Europa coloro che sono rimasti scottati dall’esperienza con un’auto elettrica, più degli altri, sembrano essere gli inglesi (49%), mentre in Italia i proprietari di veicoli elettrici che hanno intenzione di tornare al motore alimentato con combustibili a benzina o gasolio sono appena il 15%, ma va anche detto che nello Stivale il numero di proprietari di auto elettriche è tra i più bassi d’Europa e l’acquisto è quasi sempre molto fresco.
Altre voci che spaventano l’auto elettrica
Fra coloro che non hanno ancora un’auto alla spina, il 21% degli intervistati a livello globale non desidererebbe mai passare all’elettrico e tra questi il 45% esprime la sua motivazione manifestando coma causa primaria il costo di acquisto troppo elevato, seguita dal 33% che parla dei “fastidi di ricarica”. L’inadeguatezza dell’infrastruttura pubblica di ricarica (35%) è anche la principale motivazione per cui il 29% dei possessori di veicoli elettrici vuole ritornare a benzina e diesel.
Un timore, tra l’altro, che potrebbe accrescere dato che la prossima generazione di acquirenti di EV, secondo McKinsey, farà affidamento sulla ricarica pubblica molto più di quella attuale, che si poggia molto su quella privata. Solo il 9% ritiene che l’espansione dei punti pubblici di rifornimento sia adeguata. Tra le altre voci di scetticismo tra gli intervistati ci sono pure gli “elevati costi di proprietà” (34%), anche per l’alto valore delle ricariche legato ai rincari dell’energia, e infine le percorrenze reali che non corrispondono a quelle dichiarate dalle Case (32%).