Dieselgate: gli USA fanno causa a Volkswagen
Primo atto dell’ azione legale legata al più grave scandalo della storia dell’automobilismo.
Dieselgate – Come previsto, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha denunciato il colosso di Wolfsburg al tribunale di Detroit per lo scandalo sulle emissioni truccate: VW rischia una maxi multa da 19 miliardi di dollari. Una notizia che arriva alla vigilia dell’imminente Salone di Detroit a cui parteciperà anche il nuovo numero uno del Gruppo Volkswagen, Matthias Muller.
L’azione legale civile è stata intentata proprio a causa di quel “defeat device” scoperto dall’EPA (Environmental Protection Agency) ed installato su circa 585.000 turbodiesel venduti negli USA per abbattere momentaneamente i livelli di emissioni inquinanti durante i test di omologazione. Una frode che coinvolte mezzo milione di turbodiesel a 4 cilindri – in base al Clean Air Act, la normativa ambientale americana, per ogni esemplare truccato di questo propulsore VW potrebbe pagare 32.500 dollari di multa – e circa 85.000 V6 TDI (per questi la sanzione sarebbe di 37.500 dollari cadauno).
“Gli Stati Uniti prenderanno tutte le appropriate misure nei confronti di Volkswagen per riparare alle violazioni delle leggi sull’aria pulita della nostra Nazione”, ha dichiarato il procuratore generale John Cruden, responsabile della sezione ambiente e risorse naturali del Dipartimento. La querela in questione verrà successivamente trasferita in California, dove è stata avviata la maxi class-action contro VW.
Cynthia Giles, dell’agenzia EPA, ha spiegato che “la denuncia depositata oggi è un passo importante per proteggere la salute pubblica rendendo Volkswagen responsabile di ogni atto illegale sull’inquinamento, portando la questione verso una soluzione“. Secondo la Giles “fino ad ora le discussioni con il gruppo sui richiami non hanno portato a una soluzione accettabile. Queste discussioni continueranno in parallelo all’azione legale“.