Ferrari Tribute to Targa Florio 2024: la classifica finale del raduno
Le auto del “cavallino rampante” hanno aperto il corteo delle “nonne” partecipanti alla Targa Florio Classica.
Il Ferrari Tribute to Targa Florio 2024 è stato baciato da splendide giornate di Sole, che hanno reso più appaganti le giornate vissute in Sicilia dai circa 70 equipaggi al via. Gli onori della gloria, nella sfida di regolarità turistica, sono andati a Fabrizio Macario e Giovanna Di Costanzo, su Ferrari 488 Pista. A loro il merito di aver interpretato meglio degli altri il confronto coi pressostati disseminati lungo il percorso.
Piazza d’onore, nella classifica finale di questa prova di precisione, per Celestino ed Oreste Sangiovanni, giunti secondi con la loro Ferrari Roma. Terzo posto per Oktawian e Agata Zajac, su 488 GTB, che hanno fatto meglio degli altri stranieri in gara. Fra i modelli presenti, la palma d’oro dell’esclusività è andata alle 812 Competizione e Competizione Aperta, che hanno sedotto il pubblico col loro stile energico e, soprattutto, con le note sonore del loro motore V12 da 830 CV, che proietta l’apparato sensoriale ad un livello di piacere stellare.
Il Ferrari Tribute to Targa Florio 2024 ha toccato le sue vette emotive sulle Madonie, nella seconda tappa della gara di regolarità riservata alle “rosse” partecipanti. In questo comprensorio si sono scritte pagine indimenticabili di automobilismo da corsa, fissate per sempre nell’antologia del motorsport. Tante le vittorie conseguite dalla casa del “cavallino rampante” nello scenario madonita. La più importante, sul piano emotivo e culturale, fu messa a segno dal “Preside Volante” Nino Vaccarella, con la 275 P2, nell’edizione del 1965. In quella gara memorabile, l’idolo di casa corse nell’abbraccio di oltre 800 mila spettatori, in giubilo per il suo trionfo conseguito alle tribune di Floripoli.
Proprio qui gli equipaggi protagonisti della Ferrari Tribute to Targa Florio 2024 hanno potuto vivere un tuffo autentico nella storia più nobile delle corse. Chi non ha comprato una “rossa” solo per status, ha sentito il dovere di immortalare la sua presenza in questo luogo oggi trascurato ma magico, dove ogni pianta e ogni angolo profuma di tradizione agonistica del più alto livello. Anche il passaggio da Cerda, Collesano, Campofelice di Roccella ha scritto vibrazioni emotive della miglior specie. Non meno coinvolgente il passaggio da Polizzi Generosa, Castelbuono e Isnello, località che inebriano il cuore con abbuffate di bellezza paesaggistica e storica.