Suzuki Vitara S: la prova consumi di 750 chilometri
Il crossover giapponese introduce in gamma il 1.4 Boosterjet. A noi è piaciuto, come anche il comportamento su strada.
Il nome Vitara è uno fra i pochi conosciuti anche da chi non si professa esperto di automobili. Le stesse persone rimangono sorprese quando vedono che la Vitara non ha più le fattezze e gli spigoli di un vero fuoristrada, ma le forme morbide e gentili di un crossover. Me lo hanno detto in tanti nel breve periodo che ho trascorso in compagnia di una delle Suzuki di più recente introduzione. E’ stata infatti lanciata a fine 2014 ed è ora disponibile anche in allestimento S. La Suzuki Vitara S rappresenta una sorta di unicum, in quanto mai prima d’ora la Vitara aveva giocato sul tema della sportività e del piacere di guida. La Suzuki Vitara S sfrutta il nuovissimo motore benzina da 1.4 litri, turbo, appartenente alla famiglia Boosterjet che risulta l’elemento più riuscito nell’intero pacchetto.
Il quattro cilindri si avvale dell’iniezione diretta, fa parte di una famiglia del tutto nuova – dove troverà spazio anche un tre cilindri – e pone grande attenzione al raggiungimento della massima efficienza energetica, caratteristica fondamentale per diminuire i consumi: il valore dichiarato si attesta a 5,4 l/100 km. Suzuki dichiara una potenza massima di 140 CV (a 5.500 giri/minuto) ed una coppia di 220 Nm, erogati a partire da 1.500 giri/minuto. La rotondità del motore è evidente fin dai primi metri percorsi: il Boosterjet risponde in maniera puntuale già a partire da 1.500 giri/minuto e non costringe a tirare le marce perché basta “allungare” fino a 2.000 giri/minuto per sorpassare in totale tranquillità. La frizione è davvero impeccabile, mentre il cambio si è rivelato un po’ acerbo: ha 6 rapporti ed un’escursione piuttosto contenuta, ma si impunta quando il cambio marcia non viene effettuato con precisione.
Un esempio? La marcia non entra quando il 2°-4° (ma anche il 3°-5° o il 4°-6°) viene accorciato, senza far transitare la leva dalla posizione di folle. Inezie, a cui si sopperisce con l’abitudine. La Vitara S è in vendita nel nostro paese alla cifra di 27.600 euro. E’ un prezzo “tutto incluso”, perché l’unico accessorio previsto è il cambio automatico a 6 rapporti: costa 1.500 euro e porta il listino fino a quota 29.100 euro. Nell’equipaggiamento di serie rientrano anche la trazione integrale Allgrip ed il suo selettore, che permette di scegliere fra quattro modalità di guida: in Auto si privilegiano i consumi, in Sport il piacere di guida, in Snow la motricità sui fondi sdrucciolevoli ed in Lock viene limitato lo slittamenti dei differenziali, in maniera da trasferire la coppia ai soli pneumatici in presa sul terreno.
Suzuki Vitara S: com’è e come va
[rating title=”MOTORE” value=”7,5″ layout=”right”] La tendenza del cambio ad impuntarsi può essere minimizzata sacrificando ogni velleità sportiva, che il motore asseconda solo in parte: il 1.4 ha un buon tiro ai regimi medio-bassi ed è molto progressivo, ma non risponde con altrettanta vivacità quando l’ago del contagiri si avvicina alla zona rossa (posta a 6.000 giri/minuto). Il comportamento del Boosterjet non riflette pertanto l’immagine della Vitara S, che risulta molto più accattivante e gagliarda delle Vitara a listino: ciò in virtù di colorazioni particolarmente vivaci (il rosso del nostro esemplare si chiama Marrakech), dello spoilerino al tetto, della nuova mascherina e dei rinnovati cerchi in lega, ampi 17 pollici. I pneumatici misurano 215/55.
[rating title=”COMFORT” value=”6″ layout=”left”] Gli interventi all’estetica fanno il paio con quelli introdotti nell’abitacolo, reso anch’esso più sportiveggiante e di carattere: la pedaliera è ad effetto metallo, i profili degli strumenti ed il contorno delle bocchette sono in rosso e lo stesso colore viene ripreso anche dalle impunture dei sedili. L’allestimento S prevede sedili anteriori più contenitivi e rivestiti in misto pelle/tessuto, materiali entrambi di qualità egregia. La pelle si trova anche sulla corona del volante e sul pomello del cambio. La vettura in nostro possesso era di pre-produzione, quindi ci riserviamo un secondo giudizio su alcuni difettucci che pensiamo verranno corretti non appena la produzione entrerà a regime: abbiamo riscontrato un cigolio del sedile anteriore lato passeggero ed un rimbombo proveniente dal lato sinistro della plancia, in entrambi i casi quando l’auto era fredda.
L’equipaggiamento di serie va definito full optional ed include anche dispositivi non comuni su una vettura di questa categoria. La Suzuki Vitara S monta il cruise control adattivo, il sistema per la frenata automatica in condizioni d’emergenza ed il Radar Brake Support, che avvisa il conducente qualora vi sia il rischio di un incidente. Di serie viene offerto anche un impianto multimediale piuttosto ricco: consta di uno schermo a sfioramento da 7 pollici, offre la connettività bluetooth ed i sistemi Apple CarPlay e MirrorLink. L’impianto audio si compone di 4 altoparlanti, 2 tweeter e può essere gestito tramite i comandi al volante. Lo schermo da 7 pollici aumenta la percezione di qualità e ricchezza della plancia, rimane leggibile anche quando colpito dai raggi del sole e “maschera” a dovere le plastiche scelte per la plancia: gli assemblaggi sono ben eseguiti, ma i materiali scelti per il mobiletto centrale, per la zona superiore e per i pannelli porta non sono di alto livello.
[rating title=”SU STRADA” value=”8″ layout=”left”]Tutt’altro giudizio diamo invece al comportamento su strada. La Suzuki Vitara S trae giovamento dal peso contenuto e si rivela molto pronta nei trasferimenti di carico, sicché affrontare una rotonda a velocità sostenuta è un’esperienza tutto sommato gradevole: la casa giapponese dichiara un peso di 1.285 chili in ordine di marcia (con conducente), inferiore di almeno un quintale rispetto alla concorrenza diretta. Lo sterzo non è incisivo come quello di una sportiva, ma l’inerzia ridotta consente di impartire un comando al volante senza muoverlo eccessivamente. La visibilità è buona in tutte le direzioni, ma di serie vengono comunque offerti i sensori di parcheggio anteriori e la telecamera posteriore. L’impianto frenante si rivela un po’ pigro e le sospensioni filtrano le asperità in maniera opportuna, ma non riescono a mitigare le sollecitazioni generate dagli pneumatici a spalla ribassata.
Suzuki Vitara S: i consumi
Abbiamo rabboccato in due occasioni per un totale di 68,94 litri, grazie ai quali abbiamo percorso 769,2 chilometri. La media si attesta a 11,15 km/l (8,9 l/100 km), leggermente migliore di quanto indicasse il computer di bordo: la strumentazione indicava una media di 8,5 l/100 km. I percorsi sono equamente distribuibili fra città ed autostrada ma il valore dichiarato resta molto lontano. Dobbiamo però sottolineare che non abbiamo prestato troppa attenzione allo stile di guida.
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