Ferrari F50: la F1 stradale del cavallino festeggia i 30 anni
Poche auto reggono il paragone con la Ferrari F50 in termini di appagamento emotivo e di qualità ingegneristica.
Oggi la Ferrari F50 fa sognare più che mai. Sembra una vettura dei nostri giorni, ma sono passati 30 anni dal suo lancio. Il debutto del modello avvenne nel 1995. Questa supercar nacque per celebrare il cinquantesimo anniversario della casa di Maranello, che cadde due anni dopo, quando il suo ciclo produttivo giunse al termine.
A volerla intensamente fu Piero Ferrari, mosso dal desiderio di mettere a listino un modello in serie limitata che portasse su strada la tecnologia della F1, con un travaso diretto e pieno. L’impresa non fu semplice, ma i maghi di Maranello riuscirono a metterla a segno, creando un bolide del Circus a ruote coperte, utilizzabile tutti i giorni. Le cifre, ovviamente, risultavano meno estreme di quelle delle monoposto da corsa, ma l’ingegneria, i materiali e le tecniche costruttive erano quelle da Gran Premio. Chapeau!
Con la Ferrari F50 i vertici del “cavallino rampante” diedero continuità alla stirpe inaugurata dalla GTO nel 1984 e proseguita con la F40 nel 1987. Rispetto ad esse aveva meno carisma, ma spingeva più in alto la finezza caratteriale e tecnologica. Splendidi i suoi tratti, specie in configurazione scoperta. Questa vettura si distingueva dalle progenitrici anche per la natura di spider con tetto rigido asportabile: una soluzione scelta per allargare la gamma del piacere.
Nata in serie limitata di 349 esemplari, la Ferrari F50 gode della spinta di un motore 12 cilindri da 4.7 litri, a V di 65 gradi, derivato da quello della 640 F1. Cambia la cubatura, per garantire un’erogazione più fluida e un’affidabilità più solida. La potenza massima di questo cuore aspirato, che suona meravigliosamente, è di 520 cavalli, esercitati su un peso di soli 1.230 kg.
Ne deriva un quadro prestazionale al top, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.87 secondi e da 0 a 1.000 metri in 21.7 secondi. Varca la soglia dei 325 km/h il dato relativo alla punta velocistica. La Ferrari F50 si giova di una monoscocca in fibra di carbonio, dove è imbullonato il propulsore che, insieme alla trasmissione, svolge una funzione portante, come sulle F1. Anche le sospensioni push-rod montate su uniball giungono dal mondo dei Gran Premi. Possiamo dirlo senza timore di smentita: a Maranello, con lei, hanno fatto davvero un miracolo. Buon compleanno, Regina!