Mercedes Classe A 220 d 4Matic: prova consumi 1100 Km
Scoprite insieme a noi com’è, come va e quanto consuma il modello a gasolio più potente della Classe A.
Mercedes Classe A– La fortunata storia delle compatte Mercedes inizia nel 1997 con il lancio della Classe A. Da allora oltre quattro milioni di Clienti hanno scelto una Classe A, Classe B, CLA o GLA. La nuova generazione della Classe A è stata presentata nel settembre 2012, ottenendo ampi consensi. Prendendo in considerazione l’affermazione della vettura in termini numerici, la Casa tiene a sottolineare che lo scorso anno in Gran Bretagna le vendite sono aumentate di oltre il 46% e nel mercato cinese di oltre il 50%.
Dal lancio dei nuovi modelli compatti, il brand Mercedes si è dato un taglio decisamente più giovane. L’età media di chi guida la nuova Classe A, stando sempre a quanto dichiarato dagli uomini della Stella, in Europa è di circa 13 anni inferiore rispetto alla Serie precedente. In Italia la Classe A è attualmente commercializzata in ben 19 varianti, nove a gasolio e 10 a benzina. La gamma diesel parte dai 90 cavalli della 160 d/160 d Automatic, a cui si affianca la 180 d/180 d Automatic da 109 cavalli. Salendo di livello s’incontra la 200 d/200 d Automatic 136 cavalli, ordinabile anche con trazione 4Matic. Il top di gamma, infine, è rappresentato dalla 220 d Automatic/220 d Automatic 4Matic da 177 cavalli.
La versione d’accesso, sul fronte benzina, è data dall’unità 1.6 litri, adottata per i modelli A 160/A 160 Automatic 102 cavalli. Scorrendo in modo crescente la lista, s’incontrano poi la A 180 (122 cavalli) e la A 200 (156 cavalli). Il modello d’ingresso della cilindrata da 2.0 litri è la Mercedes A 220 4Matic, con i suoi 184 cavalli. Le motorizzazioni top di gamma, invece, sono proposte sia con trazione anteriore sia con le quattro ruote motrici del sistema 4Matic.
La Mercedes A 250 sviluppa 211 cavalli, che diventano 218 sulla Mercedes A 250 Sport. A completare l’elenco troviamo la Mercedes-AMG A 45 4Matic, ora in grado di erogare la ragguardevole potenza di 381 cavalli. Il listino prezzi, promozioni escluse, varia dai 24.150 euro della A 160 ai 49.486 della AMG A 45 4Matic.
Mercedes Classe A: come va
[rating title=”COMFORT” value=”7.5″ layout=”left”]La vettura protagonista del test odierno è una Mercedes Classe A 220 d 4Matic, mossa dal propulsore a gasolio (quattro cilindri in linea) di 2.143 cm3. Il duemila diesel è abbinato al cambio automatico 7G-DCT e alla trazione integrale 4Matic. Tale modello è in grado di sviluppare una potenza di 177 cavalli, una coppia massima di 350 Nm, archiviare lo sprint da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi, raggiungere una velocità massima di 220 km/h e ottenere un consumo (dichiarato) nel ciclo combinato pari a 4,9-4,6 l/100 km.
Non appena prendo in consegna la Classe A metto in moto, ponendomi una domanda: guida confortevole, sportiva o particolarmente efficiente ? Una delle principali novità introdotte con il facelift riguarda infatti l’utilizzo del nuovo Dynamic Select, un sistema in grado di modificare l’impostazione della vettura per renderla più sportiva o confortevole e assecondare al meglio le esigenze del conducente.
[rating title=”SU STRADA ” value=”8″ layout=”right”]I programmi di marcia disponibili sono quattro e si selezionano attraverso l’apposito selettore, alloggiato sulla consolle centrale. A ogni avvio si attiva il programma Comfort, che presenta un’impostazione equilibrata e orientata alla comodità. Il programma Sport offre maggiore agilità e dinamismo, che si traducono con un’accelerazione più diretta, un feeling più sportivo dello sterzo e una taratura più rigida delle sospensioni (in abbinamento al nuovo assetto con sistema di sospensioni attive).
La modalità di marcia Eco, invece, è impostato per ridurre al minimo il consumo di carburante. A tale scopo, oltre alla caratteristica dell’acceleratore, viene modificata anche la potenza del riscaldamento dei sedili, del lunotto termico e del climatizzatore. Inoltre viene supportata la cosiddetta funzione Sailing: se il guidatore rilascia il pedale dell’acceleratore, il veicolo sfrutta la propria energia cinetica e avanza sull’asfalto con una sensazione di leggerezza equiparabile a quella della navigazione a vela, risparmiando carburante. Il programma di marcia Individual, infine, offre al guidatore la possibilità di variare i parametri a proprio piacimento.
[rating title=”MOTORE ” value=”8″ layout=”left”]Inizio in Sport. La 220 d ha un motore ottimo, veloce a salire di giri, scattante e corposo a tutti i regimi. I 177 cavalli si fanno sentire durante le accelerazioni e la coppia da una buona sensazione di spinta. Nell’impiego quotidiano tale unità risulta molto fruibile e, se lo si vuole, anche parecchio divertente. Non meno positiva l’impressione data dalla trasmissione automatica, a sette rapporti. Le cambiate risultano molto dolci e fluide e non si sente alcuno strattone neanche forzando l’andatura.
Il suo sterzo, dalla precisione elevata, permette di sapere sempre che cosa sta succedendo, quanto grip hai a disposizione e quanto puoi aprire gas. Forzando l’andatura il comportamento rimane discretamente sincero e le perdite di aderenza si possono gestire (nella maggior parte dei casi) senza grosse difficoltà, coadiuvati dal lavoro svolto dalla trazione integrale 4Motion. Rapida e “facile” da guidare, la Classe A ti fa sentire un bravo pilota anche se non lo sei. Va dove le dici di andare e segue la traiettoria che imposti, senza fare di testa sua.
Dopo aver provato la modalità di guida sportiva, decido di passare all’estremità opposta, scegliendo Eco. Non voglio raccontarvi una storia che non coincide con la realtà. Pertanto, in tutta sincerità, vi devo dire che ho utilizzato questa impostazione davvero per poco tempo. Proprio non mi piace. Sicuramente i consumi sono ottimizzati al massimo, grazie anche alla funzione Sailing, ma la reazioni della vettura (a par mio) diventato eccessivamente pacate.
De gustibus, ci mancherebbe… Decido quindi di passare in Comfort, una modalità che giorno dopo giorno apprezzerò sempre più. L’auto così configurata risulta estremamente equilibrata grazie a un corretto mix fra prestazioni, comodità e attenzione verso i consumi.
Mercedes Classe A: com’è
La Classe A emana una notevole presenza scenica a partire dal frontale, dove la forma dei fanali, la calandra dalle dimensioni generose e le prese d’aria ai lati del paraurti rappresentano il pedigree della famiglia della Stella. Non mancano poi due pronunciate nervature, sul cofano motore, volte a esaltare l’aspetto sportivo dell’auto. Prendendo in considerazione l’avantreno è doveroso ricordare che, in seguito al facelift, tutte le versioni di Classe A dispongono di una mascherina con una sola lamella, in precedenza riservata solo ai modelli più sportivi.
Le mascherine laterali dei fari riprendono la forma poligonale della lente principale a led; la caratteristica fiaccola è stata mantenuta. I designer hanno inoltre perfezionato esteticamente i moduli led delle luci diurne e degli indicatori di direzione, disposti sopra la linea caratteristica del faro: dietro il vetro di copertura una serie di linee nette sostituisce la precedente forma a goccia. Le fiancate, pulite e filanti, trasmettono la dinamicità del veicolo mentre il posteriore sfoggia un lunotto dalle dimensioni contenute e un doppio terminale di scarico cromato integrato nel paraurti anche se l’attenzione da questa angolazione va decisamente ai gruppi ottici.
Quest’ultimi garantiscono un notevole effetto scenografico, soprattutto all’imbrunire. Giovane e innovativo, il look della Classe A nel suo insieme evidenzia una marcata connotazione dinamica e sportiva. Caratteristiche che indubbiamente possono fare la differenza in un confronto con rivali blasonate dello stesso segmento, di grande qualità ma scarsa emozionalità.
L’abitacolo adotta gli stilemi tipici delle ultime vetture del marchio. Tutto è al posto giusto e il conducente può raggiungere qualsiasi comando velocemente, in maniera comoda e agile. Su Classe A è stata implementata anche la nuova generazione di sistemi di Infotainment, che offre comandi ancora più intuitivi e funzioni più coinvolgenti, grazie ai menu animati e alle rappresentazioni grafiche sul display del sistema multimediale, ora di maggiori dimensioni. A richiesta, lo schermo può avere una diagonale di otto pollici. Molto belli i sedili: sportivi nello stile, comodi nella sostanza. Il contenimento laterale è soddisfacente e anche nelle curve più veloci il sedile mantiene fermo il guidatore pur non essendo mai invasivo o fastidioso.
Nulla da ridire su plastiche, accostamenti fra le parti e assemblaggio. Tutto è curato in maniera maniacale. L’unica soluzione che non convince riguarda il “blocco” di tastini, alloggiati sulla consolle centrale, dedicati al sistema audio. La plastica con cui è realizzata, dal design “old”, non è all’altezza dei materiali che la circondano.
In termini di abitabilità, nell’utilizzo di tutti i giorni, l’auto risulta molto ben bilanciata e comoda. Durante i lunghi viaggi si può stare comodi in quattro, ma all’occorrenza la vettura può ospitare fino a cinque persone anche se il divanetto posteriore non è larghissimo. I passeggeri posteriori hanno a disposizione un discreto spazio, sia per le gambe sia per la testa.
Prendendo in considerazione i consumi, volete conoscere i dati rilevati nel test ? Eccoli…
Mercedes Classe A: i consumi
Dopo avervi raccontato come va, e com’è, la Mercedes Classe A 220 d 4Matic è giunto il momento di focalizzare l’attenzione sui consumi ottenuti durante il test. Prima, come di consueto, una nota informativa. Le nostre prove consumo non hanno valore “scientifico” ma rappresentano quanto una persona comune può spendere in carburante. La prova viene fatta registrando i dati pieno su pieno, quindi i valori della singola tratta possono variare leggermente. Il dato significativo è quello totale. Un test di chi è attento ai consumi, ma che non rinuncia a qualche sfizio, perché noi come voi prima di tutto siamo appassionati di guida.
Pronti via, come anticipato nelle scorse righe, ho voluto scoprire subito il lato più sportivo: accelerazioni decise su strade non trafficate, mantenendo inserita la modalità Sport per la maggior parte del tempo. Il miglior dato di consumo, il numero quattro, è arrivato guidando poco in città e per il restante tempo su tangenziali e autostrade (con un traffico nella norma) prevalentemente in Comfort. Tutti gli altri valori sono stati ottenuti in circostanze simili, nel tradizionale tragitto dei miei trasferimenti ufficio-casa: 60 % in città, 30% in tangenziale e 10% in tranquille strade di paese.
Il totale dei rifornimenti monitorati ammonta a circa 75 litri, con i quali abbiamo percorso 1.107 chilometri ottenendo un consumo medio di 14,94 km/l. I vari rabbocchi sono stati effettuati in differenti stazioni di servizio, con prezzi compresi fra 1,255 e 1,299 euro/litro, per una spesa totale di 95,01 euro.
Dettagli rifornimenti:
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