Mercedes nega il proprio coinvolgimento nello scandalo dei diesel
Autobild nega di aver mai accusato BMW ed incolpa la stampa per aver male interpretato il suo articolo.
Daimler smentisce ogni possibile coinvolgimento nella vicenda legata alla manipolazione dei test sulle emissioni inquinanti, negando di aver mai impiegato il defeat device sulle vetture dei marchi che rappresenta (Mercedes e Smart). Il defeat device è quel dispositivo utilizzato da Volkswagen per modificare i parametri della centralina in determinate condizioni.
Daimler sostiene poi di non aver ricevuto comunicazioni nel merito di eventuali sforamenti agli standard imposti, dichiarandosi pronta ad aiutare il governo tedesco e l’Unione Europea con l’obiettivo di introdurre test più efficaci e pertinenti. La casa tedesca si dichiara pertanto del tutto estranea alla faccenda e minaccia azioni legali nei confronti dell’associazione non governativa Deutsche Umwelthilfe (DUH), colpevole di aver sostenuto che quasi tutte le aziende produttrici tedesche barassero nella misurazione degli agenti inquinanti.
Va registrata allo stesso tempo la posizione di Autobild, finito nell’occhio del ciclone dopo aver notato irregolarità nei dati raccolti da una BMW X3: il magazine tedesco sostiene di essere stato frainteso ed incolpa vari media per aver malinterpretato l’articolo, sottolineando come non fosse sua intenzione accusare l’Elica. Il valore rilevato in materia di emissioni – si legge nell’articolo – non costituisce prova di manipolazione o della presenza di uno specifico impianto di manipolazione”.