A Milano con la Ferrari di Gianni Agnelli
Clive Beecham ha guidato l’auto nei luoghi che sarebbero piaciuti all’Avvocato: il Teatro della Scala, il Duomo, i Navigli, l’Arco della Pace e la pasticceria Cova.
Le cinque di mattina sono probabilmente l’unico momento della giornata in cui Milano non è bloccata dal traffico. A quell’ora non si corre il rischio di imbattersi in curiosi, e non si deve neanche temere l’arrivo di inflessibili Vigili Urbani.
Ecco spiegato perché nessun milanese si è imbattuto nella Ferrari 166 Mille Miglia una volta appartenuta a Gianni Agnelli, vincitrice dell’ultimo Concorso d’Eleganza di Villa d’Este e resa partecipe di un meraviglioso servizio fotografico: Clive Beecham (il suo proprietario) ed i ragazzi di Classic Driver l’hanno guidata davanti ai luoghi più simbolici della città meneghina, restituendoci una serie di immagini davvero superlative. La 166 MM venne presentata al Salone di Torino del 1948 e costituì la diretta evoluzione della 166 S. Fu acquistata da Gianni Agnelli nel 1950, che scelse una combinazione bicolore sui toni del blu e del verde ed entrò nell’esclusivo novero dei proprietari: la 166 MM venne guidata anche da Evita Peron e Froilan Gonzales, che portò una monoposto Ferrari alla prima vittoria in Formula 1. L’Avvocato cedette l’auto nel 1952 al pilota belga Olivier Grendebien.
La vettura fu restaurata nel 1966 e venne poi esposta in diversi musei (tra cui il MoMa di New York), prima di raggiungere il garage di Beecham. I 47 esemplari utilizzano un motore V12 due litri, da 140 CV, capace di assicurare una velocità massima superiore ai 220 chilometri orari.