Perché la Jaguar F-Type si ferma con un paracadute?
Al volante della F-Type c’era Andy Green. Sarà lui a dover impugnare la cloche della Bloodhound SSC, lungo un rettilineo di 18 chilometri in Sud Africa.
Negli ultimi giorni abbiamo dedicato spazio a due inediti sistemi di sicurezza, utili per aumentare la visibilità quando si procede dietro un camion e per diminuire gli spazi di frenata. Una soluzione affine alla piastra Torricelli è in fase di studio presso il centro tecnico Jaguar. Non la vedremo sulle automobili di serie e nemmeno su quelle da competizione, perché troppo ingombrante e dispendiosa.
Consta di un paracadute, utilizzato con funzione di aerofreno: si apre quando il conducente ha bisogno di una forza frenante supplementare, quantificata – così recita la nota stampa – in una tonnellata. Il sistema è montato su una F-Type R Coupé, ma viene qui testato in previsione del suo reale utilizzo: servirà a rallentare la Bloodhound SSC, veicolo studiato per oltrepassare i 1.600 km/h e destinato a conquistare il record assoluto di velocità su terra. Il prototipo adotta un impianto frenante differenziato (ci sono anche delle appendici mobili sul corpo vettura), ma i due paracadute dovranno aprirsi per rallentarlo nella maniera più rapida possibile.
Il funzionamento dell’impianto è stato collaudato nei giorni scorsi. In particolare i tecnici hanno effettuato delle prove al fine di valutare la corretta apertura dal paracadute, fatto esplodere ad una velocità di circa 300 km/h. L’automobile è stata guidata da Andy Green, comandante dell’aviazione britannica e pilota incaricato di guidare la Bloodhound.