Renault Megane R.S: la prova in pista
Renault Megane R.S – 265 cavalli di potenza massima ed una coppia di 360 Nm, oltre ad un telaio Cup che ne esalta le doti in pista . La sportiva di casa Renault si evolve, mantenendo al contempo i propri capisaldi.
Esistono macchine, vetture, mezzi che servono per poter viaggiare. Comodità il loro credo, consumi la loro aspirazione, agilità nel traffico la loro volontà suprema. Sono queste le vetture che muovono grandi numeri di vendita. Esistono poi le macchine che servono per sognare. Il cui credo sono le prestazioni, con una certa accessibilità invero, ma il cui acme è prestazionale. E’ un mondo di passione quello delle quattro ruote, anche se la sua forte eterogeneità lo plasma all’interno di dinamiche accessorie, di routine. Eppure, quando ci troviamo di fronte a quei pochi modelli come la Megane RS, quella scintilla torna prepotente. Perché fin dall’animo la RS si fa riconoscere, con il suo telaio Cup con regolazioni specifiche, ma anche per il suo propulsore in grado di erogare 265 cavalli e 360 Nm di Coppia
Renault Megane R.S: com’è
Fin dal primo sguardo non si può fare a meno di notare l’evoluzione stilistica di questa vettura, rispetto alla sua progenitrice. Non che si tratti di rivoluzione, ma è nella cura dei dettagli, nell’evoluzione di alcuni particolari che risiede un ulteriore salto di qualità stilistico per una vettura che, già nella sua ultima versione, aveva intrapreso una strada stilistica ben congeniale, aggressiva ma non pacchiana. L’intera gamma Mégane in effetti, ha ricevuto il proprio restyling, con un frontale ridisegnato, un paraurti anteriore più pronunciato, il cofano motore che ingloba il logo Renault. Non si può fare a meno di notare anche i fari, con forma ellittica e le luci a LED. Però intendiamoci, una vettura del genere, per un appassionato, deve vivere dei cerchi in lega da 19 pollici, del deflettore aerodinamico F1 e infine del diffusore d’aria in tinta nero brillante.
Nel complesso il design è riuscito, elegante ma al contempo molto grintoso, con lo scarico centrale che spunta proprio dal diffusore in grado di regalare ancor di più quell’aspetto racing che vive si di dettagli, ma comunque fondamentali.
Dettagli che favoriscono un ambiente competitivo anche negli interni. Già perché una vettura del genere viene caratterizzata anche da un ambiente ‘spartano’ ma al contempo ‘rifinito’ come le vere auto da corsa. I sedili sportivi Recaro sono il fiore all’occhiello, molto avvolgenti ma non scomodi, in grado di contenere al meglio gli spostamenti laterali quando si vuole forzare la mano. La strumentazione, le modanature, il portellone, il battitacco. Tutti elementi questi che sottolineano il carattere sportivo della Megane RS. La pedaliera è ovviamente in alluminio a denotare l’idea di sportività. Tre i quadri estremamente chiari di contagiri, contachilometri e strumentazione tecnica e, ovviamente presente l’R-Link dotato di schermo touch-screen, oramai una garanzia.
Nella versione RS è compreso anche il sistema R.S. Monitor 2.0, in grado di monitorare lo stile di guida tenendo conto ad esempio della ripartizione della coppia tra le ruote anteriori oppure per mostrare proprio i diagrammi di accelerazione longitudinale e laterale, la velocità di rotazione dell’albero motore, la potenza istantanea, l’angolo di rotazione del volante o ancora la forza applicata ai pedali.
Renault Megane RS: come va
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Nata per emozionare. Se dovessimo trovare una frase diretta per descrivere la Megane RS non ci sarebbero altre parole. Netta, immediata come il telaio di questa Megane RS, che riesce a comunicare in maniera pulita le sensazioni al volante. Un volante diretto. Ecco, probabilmente è proprio questo l’elemento chiave, quel quid in più che rende la Megane RS estremamente divertente da guidare, oltre che chiara e comunicativa. Questo è in effetti uno dei punti cardine di questa vettura. Ti parla, senza troppi fronzoli. Per certi versi sembra quasi un ritorno al futuro: una vettura vecchio stampo che va sentita ed ascoltata.
Solo più ‘facilmente’ rispetto ad un tempo. Necessita di sensibilità, di un approccio netto, chiaro e deciso quindi per poterla sfruttare fino in fondo. Ma il bello è che risulta essere una vettura godibile a livello prestazionale anche se non si è dei professionisti del volante, anzi. Sensazioni, come detto, belle come il pedale della frizione che scatta in maniera velocissima, quasi pesante, perchè ha il punto di stacco quasi immediato per cambiate veloci. Come il pedale del freno, corto e diretto, proprio per un attacco netto e potente fin da subito.
Ciò non significa però non-modulabile, sia chiaro. Ed in questo, la frenata risulta essere un concetto chiave per il tempo, insieme all’erogazione pastosa anche se imponente. Spinge tanto il propulsore da 265 cavalli, ma al contempo è trattabile. Sopra ogni altra cosa però, metterei il telaio, lo Chassis Cup, con uno sterzo la cui risposta è diretta e presente. Si sente il volante tra le mani ed è un fattore importante, sopratutto in pista. Preciso ed estremamente diretto, inserisce in maniera sibillina.
E proprio la pista è il momento fondamentale, dove una guida pulita risulta leggermente controproducente. Non predilige la scorrevolezza con ingresso fluido, perchè andrebbe in sottosterzo. Molto meglio forzare l’ingresso e farla muovere, sbilanciarla, in modo che il posteriore scorra in maniera controllata, oltre ad essere decisamente reattiva, quindi riesce anche a chiudere bene la curva per trovarsi prima possibile con le ruote dritte e pronte a scaricare a terra la grande potenza di cui è dotata.
Ecco, il segreto è proprio forzare l’ingresso. L’evoluzione da questo punto di vista, nonostante la potenza medesima tra quest’ultima e la versione precedente, è grande. Si è girato veramente forte in pista, molto più che con la precedente Megane (ben 1,3 secondi più veloce sul circuito dell’Isam). Inoltre, per i più puristi, ma anche per poter andare forte o divertirsi fino in fondo, vi è la possibilità di premere il tasto RS e disattivare l’elettronica. Una menzione speciale va fatta anche per il sound del motore, veramente impressionante con una piacevole melodia che fa da perfetta colonna sonora mentre si guida in modo sportivo, sia con sonore dell’aspirazione che con quello proveniente dal silenziatore trapezoidale.
A conti fatti una vettura che racconta emozioni ‘antiche’ in questo mondo dell’auto un pò ovattato, ma attualizzata grazie alle ultime tecnologie in tema di telaio, sospensioni e freni. E’ la sintesi tra modernità elettronica e sensibilità tra le mani. Agile, veloce, non a caso la Megane RS è riuscita a stabilire il record al Nurburgring tra le vetture a trazione anteriore. La Megane RS è nata per emozionare. Un piccolo grande gioiellino su quattro ruote. Renault Megane R.S, fantastica tra i cordoli. Best Lap I.S.A.M. 1’14″7
I tempi sul Circuito I.S.A.M. a confronto