La Sfida del Venerdì: era una BMW Isetta
Riconoscere una vettura in base ad un elemento della sua carrozzeria: riuscite a farlo?
Nuovo episodio della nostra “Sfida del Venerdì”: vi proponiamo un piccolo particolare dell’auto che siete chiamati a riconoscere. L’ultima volta la protagonista del nostro gioco era una Aston Martin DB5; questa settimana invece l’auto da indovinare appartiene a ben altra categoria rispetto alla suddetta GT inglese. La risposta al quesito, al solito, arriverà lunedì. Se volete proporre altre sfide da lanciare alla nutrita community di autoblog, scrivete a suggerimenti@autoblog.it!
La Sfida del Venerdì: la soluzione
La Isetta è stata una microcar prodotta dalla casa italiana Iso tra il 1953 ed il 1956 e, su licenza, dalla BMW tra il 1955 ed il 1962. Quella fabbricata dal costruttore bavarese è stata la prima automobile di serie a basso consumo (3L/100 km) ed ha battuto anche un altro record, quello per vettura monocilindrica di maggior successo di sempre (161.728 unità vendute).
L’auto venne concepita da Renzo Rivolta, titolare della Iso, e dagli ingegneri Ermenegildo Preti e Pierluigi Raggi: il primo prototipo vide la luce nell’estate del 1952, già completo di elementi caratterizzanti come la carrozzeria a uovo ed il portellone di accesso frontale solidale col piantone dello sterzo. La presentazione ufficiale del modello definitivo ebbe luogo al Salone di Torino, il 22 aprile del 1953. L’auto era spinta da un monocilindrico a due tempi da 236 cm³, con potenza massima di 9,5 cavalli a 4.750 rpm.
Negli anni ‘50 anche la BMW aveva la necessità di proporre nella propria gamma una piccolissima vettura cittadina, possibilmente prodotta su licenza per evitare i costi di progettazione. Fu C.A. Drenowatz, importatore BMW in Svizzera, a mettere in evidenza la Isetta ai vertici di Monaco: il costruttore acquisì quindi da Iso i progetti e le attrezzature per produrre la scocca. La presentazione alla stampa della nuova Isetta marchiata BMW avvenne il 5 marzo 1955: a spingere la Isetta “tedesca” c’era un monocilindrico BMW a quattro tempi da 245 cm³ e 12 CV di potenza massima. All’avantreno arrivarono invece molle elicoidali in acciaio in luogo dei tamponi in gomma della Isetta italiana.