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Nissan Qashqai: prova su strada

L’abbiamo provata col turbodiesel 1.5 dCi da 110 Cv di potenza.

“Rinnovare l’auto da cima a fondo, mantenendo quella desiderabilità che l’ha fatta diventare una campionessa di vendite”: deve essere stato più o meno questo il caposaldo con cui i progettisti di Nissan hanno concepito la nuova Qashqai, che abbiamo provato con la motorizzazione turbodiesel 1.5 dCi da 110 Cv di potenza (costa 24.700 euro; Listino Completo). La seconda edizione della crossover giapponese sta confermando tutto il potenziale commerciale della prima (venduta in 2 milioni di unità); e, aggiungiamo noi, non poteva essere altrimenti dato che il “maquillage generazionale” è andato ben oltre il restyling completo della carrozzeria: ogni aspetto dell’auto è stato infatti sensibilmente migliorato col risultato che, pur condividendo lo stesso nome ed il medesimo listino prezzi del modello che ha rimpiazzato, la Qashqai MKII sembra appartenere ad un segmento superiore.

Come è fatta

L’incremento di lunghezza (+5 cm) e larghezza (+2 cm) conferisce alla vettura un aspetto “maggiormente piazzato” ed il buon mix fra sportività e semplicità delle forme produce un cocktail di elementi ben miscelati (…e ben assemblati) tra loro: la Qashqai risulta proporzionata da qualsiasi lato; unica pecca è la marcata somiglianza con la più grande X-Trail con cui, peraltro, condivide molto in tema di meccanica e tecnologia. Netto passo avanti anche all’interno, dove è cresciuto il livello della finitura e l’attenzione al dettaglio: basta toccare la plancia, osservare i dettagli o constatare la realizzazione delle guarnizioni delle portiere per rendersene conto.

Dal posto guida, ampiamente regolabile, si può raggiungere con facilità ogni comando della plancia; quest’ultima presenta un’architettura razionale ed ordinata oltre che una piacevole finizione in nero lucido. Funzionale il sistema infotelematico con schermo da 7” (proposto a pagamento a 900 euro) che permette di connettere e scambiare dati anche col proprio smartphone. Migliorata anche l’abitabilità complessiva anche se sul divanetto posteriore è meglio viaggiare in due; ampio il vano di carico, dotato di doppio pianale che ne incrementa la fruibilità.

Come va

[rating title=”comfort” value=”8″ layout=”left”] In marcia il motore 4 cilindri diesel di derivazione Renault non appare affatto sottodimensionato: l’auto si muove con brio e, pur non impressionando da un punto di vista “cronometrico”, assicura una spinta più che adeguata in ogni frangente. Inoltre l’unità propulsiva si contraddistingue per una buona fluidità di funzionamento anche per via della rapportatura del cambio, dotato di una leva comoda ed abbinata ad una frizione che non affatica. In marcia si apprezza la notevole insonorizzazione dell’abitacolo, anche alle alte velocità, ed il buon comfort dispensato dai sedili. La visibilità è soddisfacente in ogni direzione, con i montanti che non disturbano troppo nemmeno in manovra (dove aiuta la telecamera posteriore che si attiva ingranando la retromarcia).

[rating title=”motore” value=”8″ layout=”left”] Su percorsi più guidati emergono anche le doti dello sterzo, non direttissimo, ma adeguatamente calibrato alla tipologia di auto: è possibile variare prontezza e carico mediante le regolazioni elettroniche. L’assetto è ben frenato, talvolta quasi secco, e fa lavorare bene il nuovo pianale modulare “CMF” dell’alleanza Renault-Nissan; quest’ultimo contribuisce ad un risparmio di peso medio di 40 kg rispetto alla precedente Qashqai. Al limite la vettura mette in evidenza un comportamento sottosterzante e, provocando l’auto con violenti trasferimenti di carico, l’ESP interviene in maniera decisa. La tenuta di strada è più che buona, con una retrotreno che sfugge poco o nulla (e solo in casi estremi) ed invita ad un naturale controsterzo per coadiuvare il lavoro dell’elettronica. Freni all’altezza e ben modulabili.

[rating title=”su strada” value=”8″ layout=”left”] Capitolo consumi: grazie ad corpo vettura alleggerito e ad una migliore aerodinamica, la nuova Qashqai stupisce per la sua parsimonia: in statale si superano agevolmente i 20 km al litro, mentre in autostrada siamo sui 16/17 al litro; stessa musica in città dove, grazie anche ad uno Start&Stop ben a punto, si riesce a stare attorno ai 18 km/l. Davvero ottimi risultato tenuto conto della stazza e della tipologia dell’auto. Il merito della poca sete va soprattutto all’assenza della trazione integrale (con relativi pesi ed attriti supplementari), disponibili sulla più performante 1.6 dCi. Allestimento da scegliere? Senza dubbio “Acenta”, che include anche volante in pelle, clima elettronico e cerchi da 17”. Fra gli optional consigliati certamente il sistema infotelematico con display touch-screen ed il pacchetto “Safety shield” (600 euro) che include anche il dispositivo di frenata di emergenza, il rilevatore di cambio di corsia involontario ed i gruppi ottici con abbaglianti a controllo automatico.

[progressbar title=”Voto Finale” value=”8″]

Piace
– Finitura e qualità costruttiva nettamente migliorata
– Comfort di marcia
– Consumi contenuti
– Dispositivi di sicurezza non troppo costosi

Non piace
– Assenza delle bocchette di aerazione per il divanetto posteriore
– Ripresa “fiacca” in sesta marcia

Scheda tecnica

CORPO VETTURA
Numero porte 5
Numero posti 5
Bagagliaio (min-max) 430 – 1533 dm3
Capacità serbatoio 55 litri
Massa a pieno carico 1385 kg
Lunghezza 438 cm
Larghezza 181 cm
Altezza 159 cm Passo 265 cm

MOTORE
Numero cilindri 4 cilindri in linea
Cilindrata cm3 1461
Alimentazione gasolio (sovralimentato)
Potenza max/regime 81 kW (110 CV) a 4000 giri/min
Coppia max 260 Nm
Trazione anteriore
Cambio meccanico a 6 rapporti
Omologazione antinquin. Euro5

PRESTAZIONI e CONSUMI
Velocità max 182 km/h
Accelerazione 0-100km/h 11,9 secondi
Consumo Urbano 4,2 litri per 100km
Consumo Extrurbano 3,6 litri per 100km
Consumo Misto 3,8 litri per 100km
Emissioni CO2 99 (g/km)