Rally Val d’Orcia, il trionfo di Papadimitriou
Carella e Maselli completano il podio
John Papadimitriou ed Allan Harryman su Skoda Fabia R5 Evo mettono il loro nome dell’albo d’oro del Rally Val d’Orcia. Una affermazione perentoria per il veterano greco, da molti anni habitué delle gare sterrate italiane. Battuto il folto contingente italiano capitanato da Andrea Carella ed Enrico Bracchi che con la loro Skoda Fabia R5 sopravanzano la Hyundai i20 R5 di Andrea Maselli proprio nella conclusiva speciale di Radicofani. La corsa viene comunque dominata dalle Skoda Fabia R5, con Gianmarco Donetto che, ripetendo l’exploit di Carella, scavalca all’ultimo la vettura ceca pilotata dallo sloveno Aljosa Novak.
In sesta posizione, e sempre con una Skoda Fabia R5, troviamo il sammarinese Jader Vagnini autore di una ottima gara. Una ulteriore Skoda Fabia R5 termina settima con Luciano Cobbe e Fabio Turco che sopravanzano in extremis la Ford Fiesta R5 di Massimo e Giovanni Squarcialupi. Le Fiesta sono le “grandi sconfitte” della corsa senese visto anche il nono posto racimolato da Simone Romagna e Dino Lamonato con una identica vettura inglese. Romagna ha avuto la meglio solo nelle battute finali nel testa a testa con Tullio Versace e Cristina Caldart con la Skoda Fabia R5. Ai piedi della Top Ten la vincente della classifica femminile, Tamara Molinaro su Citroen C3 R5.
Con il veterano Giacomo Ciucci alle note la veterana dell’ERC rifila oltre cinque secondi di ritardo alla pur bravissima Rachele Somaschini in campo con la medesima Citroen Ds3 R3T impiegata a Montecarlo. E terzo posto tra le “Ladies” per un’altra reduce dell’ultimo Montecarlo, Michela Lorigiola che condivide con Carlo Covi la Ford Fiesta R2T19 già sfoderata sulle strade del Principato. In Gruppo N Riccardo Rigo con la Mitsubishi Lancer Evo IX impone la sua legge allo sloveno Darko Peljhan che pure impiega un esemplare più “recente” in specifica Evo X. Terzo Bruno Bentivogli, l’immortale romagnolo impiega una Subaru Impreza Sti N11 Spec C. In Gruppo R2B vince Alex Raschi con la Peugeot 208 ai danni di Niccolò Marchioro, mentre in R3C salda supremazia per la Renault New Clio di Andrea Bucci. La Super 2000, categoria ormai in estinzione, se la aggiudica il friulano Alessandro Beltramini con la Peugeot 207 ai danni della identica vettura dell’italo-marocchino Amine Belaabdouni, nome piuttosto noto nelle gare su asfalto del Lazio.
Il debutto di Ezio Soppa sulla Ford Fiesta N5 gli frutta la vittoria di classe ed il ventisettesimo posto assoluto. Tutti ritirati i principali avversari di classe: Trevisani su Peugeot 308, Alfredo De Dominicis su Renault Clio e Mattia Codato su Citroen DS3. In N3 successo per Davide Rosini, pilota figlio d’arte e polivalente vista la sua militanza in Super Cup. Per lui e Francesco Cardinali trentasettesimo posto assoluto con una Renault Clio RS. In A5, Diego Bosio su Peugeot 106 batte la identica vettura di Bartilucci e la MG ZR 105 di Niki Ciofolo, con Fabrizio “Betullo” Morgantini costretto al rame con la “mitica” Peugeot 205 Rally.
Concludono la prova settanta vetture Moderne, più un pugno di concorrenti inquadrati nel nuovo Campionato Italiano Rally Storico su Terra. Mauro Sipsz con la Lancia Stratos guida molto bene ed infligge un distacco di oltre cinque minuti alla Ford Escort MkI di Mombelli. Terzo posto per i Rocchieri su Opel Kadett. Amaro rientro in azione per la Opel Corsa Gsi MkI Clacson: il bolide tante volte vincente con Diego Gonzo e questo weekend pilotato dal sammarinese Costa è stato fermato da noie meccaniche a metà gara.