Back to Race: Button e Alonso parodia di Ritorno al futuro [VIDEO]
Al posto della DeLorean DMC-12 c’è una McLaren 650S calata nei panni di una moderna macchina del tempo.
In concomitanza con l’uscita della nuova monoposto McLaren Honda per la prossima stagione, è uscito uno scherzoso sketch con protagonisti i due piloti Jenson Button e Fernando Alonso, che rivisita una saga ancora saldamente abbarbicata nei cuori degli appassionati, ossia Ritorno al futuro. Il riferimento è stato scelto per più motivi: l’aura quasi mitologica che avvolge la macchina del tempo, che come vedremo qui non è “interpretata” dalla iconica DeLorean DMC-12, e l’accostamento ad un periodo d’oro per la scuderia, ossia quello tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, guarda caso proprio il periodo a cui risale la trilogia diretta da Robert Zemeckis.
Allo stesso modo in cui Marty McFly usava recarsi a casa di Doc, fucina di idee, alcune balzane e alcune straordinarie e cariche di fascino, Jenson Button arriva placidamente al McLaren Technology Centre a bordo del suo skateboard. Ad attenderlo c’è un rimorchio da cui spunta una sagoma, quella della McLaren 650S, imprescindibilmente targata OUTATIME, così come lo era la macchina del tempo nel film. È Fernando Alonso a guidarla, e a vantarsene un po’ col compagno di squadra, mentre lo invita a provarla, sotto il suo tele-comando. Button è incredulo e subito vola con la sua fantasia: vorrebbe usare la 650S per ritornare indietro nel tempo, precisamente al gran premio del Brasile del 1988, dominato da Alain Prost proprio alla guida di una McLaren Honda, scuderia che in quell’anno si è imposta in 15 gran premi su 16.
Ma Alonso gli suggerisce un’idea che secondo lui è ancora più entusiasmante: sale in macchina e digita sul display la data del 15 marzo 2015, giorno in cui si disputerà il Gran Premio d’Australia a Melbourne, prima tappa del mondiale di Formula 1. Così si preparano per la fatidica accelerazione per portare l’auto a 88 miglia orarie, necessarie per innescare il viaggio nel tempo, sebbene il pilota spagnolo abbia paura che di fronte ai due non ci sia abbastanza strada per raggiungere quella velocità. Ma il britannico gli ribatte con convinzione: “Strade? Per il nostro obiettivo non ci servono strade, abbiamo assolutamente bisogno di circuiti“.