In Val Padana i fenomeni nebbiosi si sono dimezzati dagli anni ’90
Lo studio fornisce una buona notizia a noi automobilisti: negli ultimi vent’anni si è quasi dimezzata la frequenza con cui si verificano episodi nebbiosi nella Pianura Padana.
Chi vive nella Pianura Padana avrà certamente notato una leggera diminuzione nella frequenza con cui si verificano episodi nebbiosi. Quell’impressione viene oggi certificata da uno studio condotto presso l’Istituto di scienza dell’atmosfera e del clima del consiglio nazionale delle ricerche (ISAC-Cnr) di Bologna, pubblicato sulla rivista internazionale Atmospheric Environment e ripreso da La Repubblica.
L’indagine ha durata ventennale e stabilisce che dai primi anni ’90 ad oggi la frequenza della nebbia è diminuita di circa il 50%. Non solo: si è abbassata la concentrazione di inquinanti contenuti nella nebbia e si è ridotta di dieci volte l’acidità, ormai prossima alla neutralità. Sandro Fuzzi, responsabile della ricerca, non sa fornire l’esatto perché del fenomeno.
Non abbiamo una spiegazione definitiva. La nostra ipotesi è che il fenomeno sia collegato al surriscaldamento del clima. Un fenomeno riscontrato anche in altre parti del mondo, come nelle valli centrali della California. Stiamo infatti lavorando con i colleghi americani, anche loro hanno registrato una diminuzione della nebbia del 40-45%
Come noto la Pianura Panada è una delle aree più inquinate del continente. Tale primato ha una spiegazione di natura orografica: la conformazione del territorio favorisce nei mesi invernali la stagnazione dell’aria e mantiene intrappolati gli agenti inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera, mentre goccioline di acqua riducono sensibilmente la visibilità e generano ricadute su traffico e viabilità. Lo studio evidenzia una diminuzione del 47% nella frequenza degli episodi di nebbia in Val Padana. Fuzzi precisa ancora che
negli ultimi decenni anche la concentrazione di inquinanti nelle goccioline di nebbia si è parallelamente ridotta (di circa l’80%), riflettendo una riduzione delle emissioni dei principali inquinanti: anidride solforosa, ossidi di azoto, ammoniaca, rispettivamente del 90%, 44% e 31%. […]. Persistono tuttavia componenti dannosi per la salute dell’uomo, come ad esempio particelle carboniose
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