Porsche Panamera S E-Hybrid 24 Hours Challenge: sfida ai consumi dichiarati
Porsche 24 Hours Challenge, 24 ore di guida no stop sulle strade da Rimini a San Marino e ritorno, 4 equipaggi, 12 giornalisti per una sfida green, a bordo della Panamera S E-Hybrid alla ricerca del consumo reale. Autoblog ottiene il terzo miglior consumo e la vittoria assoluta con il Team Austin con soli 3,97 litri per 100 km. Potenza ed efficienza possono coesistere? Sembrerebbe proprio di si…
24 Hours Challenge by Porsche. 24 ore di guida no stop sulle strade da Rimini a San Marino e ritorno, 4 equipaggi, 12 giornalisti per una sfida green, alla ricerca del consumo reale. Autoblog ottiene il terzo miglior consumo e vittoria assoluta con il Team Austin con soli 3,97 litri per 100 km. Potenza ed efficienza possono coesistere? Sembrerebbe proprio di si…
Se c’è una cosa che indispettisce tutti, dall’utente normale all’addetto specializzato, beh di sicuro sono proprio i consumi dichiarati dalle case. Quando poi c’è di mezzo lo start&stop e magari anche l’ibrido, è facilissimo leggere dati a dir poco fantasiosi. Un discorso che vale anche per la Panamera S E-Hybrid: 3,1 litri per 100 km, per una berlina di 5 metri da 416 CV e oltre 2.000 kg. Porsche ci ha dato l’occasione di verificare su strada se ciò è davvero possibile.
Mentre molte Case esponevano ad H2R all’interno della Fiera Ecomondo di Rimini, in maniera statica e dinamica, i propri veicoli per una mobilità sostenibile, lasciando ai dati dichiarati il compito di “ammaliare” gli astanti, Porsche Italia ha preferito metterci seduti dietro al volante della Panamera S E-Hybrid per testare con mano quanto sia efficiente (sulle performance nessuno si è mai lamentato!) la sua tecnologia full hybrid plug-in.
24 Hours Challenge, sulla strada della massima efficienza
Detto, fatto. Ecco servita la 24 Hours Challenge. Come vi avevamo anticipato, una “gara” inconsueta, 24 ore no stop in cui i quattro team, Austin, Spa, Le Mans e Nuerburgring composti da dodici giornalisti si sono sfidati nei rispettivi turni di guida da due ore, alla ricerca del minor consumo ed emissioni e della massima efficienza del sistema full hybrid made in Porsche. Un confronto al risparmio, per verificare i consumi reali della berlina ibrida ad alte prestazioni, capace di 416 Cv e 590 Nm ma anche di consumare secondo il dichiarato 3,1 l/100 km emettendo 71 g di CO2 al km e di viaggiare in elettrico per circa 36 km. Molti di noi giornalisti aspiravano a una gara in circuito, ma sarebbe stato tanto bello, quanto inutile; meglio, ahi noi, una sfida su strada aperta, in mezzo al traffico romagnolo per ricreare le condizioni reali di guida.
Il percorso di gara
La 24 Hours Challenge si svolge su strada aperta, quindi condizioni di traffico variabili e chi conosce Rimini sa quanto sia trafficata anche in inverno, sulle stradine che dal centro città si inerpicano per i colli romagnoli con pendenze fino al 12% e altezza massima di 525 metri in direzione San Marino. Velocità minime e massime perciò sono dettate dalle regole del Codice della strada. Il percorso è impostato direttamente sul navigatore della Panamera. I primi due partenti -noi abbiamo il secondo turno di guida alle 11.11 – non conoscono né il percorso, né l’andamento altimetrico, mentre gli altri avendo più tempo, possono provare il tragitto con la nuova Cayenne S Diesel spinta da un V8 turbodiesel da 385 Cv e 850 Nm.
Il primo a partire è Maurizio Caldera, che in poco meno di due ore termina il turno con un consumo di 5,8 litri per cento km e una velocità media di 44 km/h, viaggiando in elettrico per 49,4 km. Un risultato migliore del 6,1 indicativo di partenza, ma non certo il migliore. Maurizio ha tenuto un bel ritmo, con una guida fluida, ma non certamente da “economy run”.
Silenzio, si parte
Alle 11.11 è il nostro turno. Lascio l’albergo in elettrico, avvolto dal silenzio unico di una vettura elettrica e affronto il caotico traffico di Rimini a zero emissioni. A mia disposizione ho tutte le informazioni del computer di bordo su consumo medio, velocità media, tempo dalla partenza e orario stimato di arrivo. La batteria è completamente carica, così lascio che la Porsche Panamera fili liscia in E-drive, il tasto che permette la marcia in solo elettrico. Quando finalmente prendo la statale fuori città, lascio andare la Panamera Hybrid in maniera più scorrevole possibile. Le stradine hanno un fondo irregolare, sono strette e tortuose. I dossi costringono a continui rallentamenti e ripartenze, e in mezzo al traffico di metà mattinata è facile trovarsi in coda a vetture più lente.
Elettrico in città, ibrido fuori
Abbandonata la pianura si inizia a salire. Deseleziono la modalità E-Power per lasciare alla Panamera la migliore gestione del powertrain. In salita il motore termico si attiva spesso per dare supporto all’elettrico. In pianura, con il piede leggero sfrutto solo l’elettrico, mentre affronto le discese in rilascio, cercando di guardare più lontano possibile per prevenire frenate brusche e ri-accelerazioni. Nei tratti più ripidi appoggio il piede sul freno, lasciando al motore elettrico il compito di rallentare attivando il classico recupero dell’energia in frenata. Non rinuncio però al piacere di guida impostando le sospensioni su Sport Plus per un assetto più sportivo ed esente da rollio in curva, non mi privo così di un po’ di sano divertimento alla guida, disegnando traiettorie rotonde e scorrevoli.
Ibrida, ma col DNA Porsche
La Porsche Panamera S E-Hybrid è una berlina di 5 metri per circa 2.095 kg a secco, piuttosto pesante quindi ma il DNA Porsche si sente, e anche nel misto stretto è precisa e comunicativa. Lo sterzo non è direttissimo, ma regala un buon feeling, il comfort a bordo è sublime, soprattutto quando come in questi caso si utilizza per quasi l’80% il motore elettrico. L’impianto frenante ha un doppio carattere, con uno stacco un po’ marcato e un feeling tutto particolare quando si passa dalla prima parte in cui si percepisce il contributo del freno motore elettrico e la seconda parte in cui si sfrutta l’impianto tradizionale. Il cambio è il Tiptronic S, un automatico a 8 rapporti fluido e morbidissimo quando si va a passeggio, ma anche rapido e secco quanto si cercano il massimo delle performance. Anche il motore elettrico sincrono da 95 Cv sfrutta l’otto marce automatico visto che ha un range di giri ridotto, con un regime massimo di 2.600 giri/min, e quando si guida a zero emissioni, fa impressione sentire il cambio di marcia “normale” e leggere sul display il rapporto inserito.
In discesa si ricarica
Percorro il tratto in discesa da San Marino in rilascio cercando di ricaricare il più possibile, ma ho speso troppa batteria nelle salite e quando arrivo a Rimini sono quasi a secco. Inevitabilmente Panamera riaccende diverse volte il 3.0 V6 volumetrico a 3 km dalla meta passo dai 3,8 litri/100 km ai 4 conclusivi della prova. Alla fine delle mie due ore di guida consultiamo il computer di bordo per le rilevazioni dei dati. Per il mio stint il computer dice: 74,1 km distanza percorsa, consumo medio 4 l/100 km, emissioni 0 per 57,6 km e velocità media di 39 km/h. Ma c’è anche chi ha fatto meglio, il mio compagno di squadra Alessio Sanavio nella notte è riuscito a percorrere in un’ora e quaranta su due, 61 dei 73,6 km in solo elettrico alla velocità media di 35 km/h, fermando il consumo a 3,7 l/100 km, un risultato che insieme ai 4,2 di Matteo Valenti ci regala la vittoria assoluta!
Zero emissioni e grandi prestazioni
Insomma, Porsche con la Panamera S E-Hybrid è davvero riuscita in un’impresa che ha del miracoloso. Tralasciando il 3,7 da record, la media globale nelle 24 h è stata di 4,54 litri che significano 22 km/l un risultato reale e assolutamente sorprendente per una berlina da 416 CV capace di 270 km/h e 5,5 secondi da zero a cento. Questi dati sono riferiti a una prova su strada normale, anzi anche ostica per il traffico, per via dei sali-scendi, delle pendenze importanti e dei dossi di rallentamento. Di sicuro, con una guida molto accorta, ma senza troppe limitazioni e trucchi di nessun genere. Con un prezzo di acquisto di circa 108.000 Euro non è una vettura nata per risparmiare e non bisogna perciò soffermarsi solo sui consumi, il dato interessante è che su due ore di guida, per quasi un’ora e quaranta la Panamera ha viaggiato a zero emissioni! Certo, serve la batteria carica alla partenza e un piede leggero, ma se questo vale per viaggiare per l’80 per cento del tempo in elettrico e consumare 4 litri per 100 km con una berlina da 2.100 kg per giunta con pneumatici invernali, allora ben vengano le hybrid plug-in di questo tipo. Ritorniamo al nostro quesito… potenza ed efficienza possono coesistere? Se l’ibrido plug-in è quello Porsche, assolutamente si!
Porsche Panamera s e-hybrid: scheda tecnica
La Gallery della Porsche 24 Hours Challenge
Porsche Panamera S e-Hybrid: il nostro racconto della 24 Hours Challenge
Autoblog partecipa con la Panamera S E-Hybrid alla 24 Hours Challenge di Porsche, una sfida elettrizzante per dimostrare come potenza ed efficienza possano coesistere.
Siamo a Rimini, sede, da domani, della fiera Ecomondo e di H2R sulla mobilità green dove Porsche espone la sua gamma ibrida con la Porsche Cayenne, la Porsche Panamera ma anche la supersportiva Porsche 918 Spyder. Ma siamo qui, anche e soprattutto per una sfida intrigante, una 24 ore su strada con Porsche Italia e la Panamera S e-Hybrid. La 24 Hours Challenge è infatti una maratona ecologica espressamente pensata per dimostrare come la Porsche Panamera ibrida sia capace delle “solite” performance esaltanti, ma anche, quando si usa la testa e il piede leggero, di consumare ed inquinare come una citycar.
Da sempre fedele al credo “innovazione e tradizione”, Porsche non nasconde la contraddizione, anzi la rimarca, perché la gamma Hybrid oggi rappresenta la massima espressione tecnologica della casa di Stoccarda. Parliamo di una vettura ibrida plug-in spinta da due motori, un termico 3.0 V6 sovralimentato con compressore volumetrico da 333 cavalli e 440 Nm ed un elettrico asincrono trifase da 95 CV e 310 Nm di coppia, che insieme regalano 416 cavalli complessivi e 590 Nm sufficienti a catapultare la Panamera da zero a cento in 5,5 secondi e di spingerla fino alla velocità massima di 270 km/h.
Fin qui, quindi nulla di strano, se non che la Panamera si dimostra capace anche di viaggiare in elettrico per 36 km e di raggiungere sempre a zero emissioni la velocità massima di 135 km/h. Quando viaggia in ibrido, i consumi dichiarati parlano di 3,1 litri per 100 km ed emissioni di 71 g di Co per 100 km. Alle 9.11 in punto di oggi è partita la 24 Hours Challenge. Autoblog fa parte della squadra “Austin”, le altre sono Nurburgring, Spa, e Le Mans tutti equipaggi composti da 3 giornalisti che si alterneranno alla guida per 24 ore di seguito cercando di viaggiare rispettando le norme del codice della strada e di consumare il meno possibile. Una sfida intrigante per scoprire il carattere green e parco della Porsche Panamera S e-Hybrid.
Il riferimento per il momento è quello di Mauro Gentile, PR Porsche Italia che nel suo giro è riuscito ad ottenere 6,1 litri per cento chilometri, con una velocità media di 35 km/h su un percorso totale di 74 km composti da centro urbano e strade statali collinari, che da Rimini conducono a San Marino. La sfida è aperta, noi abbiamo il turno di metà mattinata. Stay tuned vi faremo sapere.